Alessandro Zanni ha sempre parlato poco. In campo e fuori, con buona pace di chi ha provato ad estorcergli interviste lungo una carriera che ha attraversato – con un ruolo da protagonista – gli ultimi quindici anni del rugby italiano. Da bravo “furlan”, ha preferito mettere giù la testa e macinare lavoro, fossero infinite sedute di palestra, ripetute di corsa…