Le Pagelle:

Dragowski: 6.5 Miracoloso sul colpo di testa di un indisturbato Rebic al 18’. Sul gol non può assolutamente nulla per colpa della deviazione decisiva di Pulgar.

Milenkovic: 6 Ci prova con una particolare azione personale al 12’: Donnarumma para in due tempi. Al 17’ si perde malamente Rebic, che di testa spreca a pochi passi da Dragowski, che compie il miracolo. Per il resto amministra bene, senza concedere troppo dalla sua parte.

Pezzella: 6 La disposizione della difesa è spesso imprecisa. Qualche sbavatura, ma nel complesso la prestazione è sufficiente.

Caceres: 5 L’errore sul gol di Rebic pesa come un macigno: un errore che non ti puoi aspettare da un giocatore dalla sua esperienza.

Lirola: 4.5 Torna il Lirola da incubo. Un fantasma in campo, insignificante in proiezione offensiva, in difficoltà contro Theo in fase difensiva. (73’ Igor: S.V.).

Duncan: 5.5 Primo tempo horribilis per l’ex Sassuolo: poco incisivo in entrambe le fasi. Nel secondo tempo migliora, prendendo coraggio e prendendosi le proprie responsabilità. Buona la galoppata al 72’, che porta all’occasione per Vlahovic.

Pulgar: 5 In fase d’impostazione è praticamente nullo. La sconfitta Viola pone le sue basi sulla supremazia rossonera a centrocampo: quello Viola è senza fantasia, spento e facilmente aggirabile. L’ennesima bocciatura, anche nel suo ruolo naturale. Il rigore che porta al pareggio gli regala mezzo punto, ma non è sufficiente.

Castrovilli: 6 Ha una ghiottissima opportunità sui piedi, dopo il grande recupero di Chiesa su Donnarumma: da buona posizione calcia però alle stelle. Prova qualche dribbling, ma predica nel deserto: il Milan sa perfettamente che, soprattutto a centrocampo, è lui l’unico da visionare attentamente, e il raddoppio è sistematico. Senza sostegno, diventa dura anche per lui. (68’ Cutrone: 6.5 Ha il dente avvelenato, e si vede subito. Ha il merito di crederci, e di conquistare un penalty pesantissimo con astuzia e determinazione.

Dalbert: 4.5 Straordinaria la sua diagonale su Castillejo ad inizio partita, che salva la Viola dal possibile immediato svantaggio. Sul gol (poi annullato) di Ibrahimovic prima sbaglia l’intervento, e subito dopo si addormenta con la palla fra i piedi. Sbaglia la diagonale su Ibra, e l’arbitro lo espelle: un’espulsione che proprio non ci voleva, e che pesa ovviamente sulla sua prestazione.

Chiesa: 5.5 Dimostra subito grande agonismo, evidenziato dal grande recupero su Donnarumma al 12’: il suo assist viene però vanificato da Castrovilli. Ci mette il cuore, è innegabile. Come però è innegabile che, con questo modulo, continua a giocare fuori ruolo.

Vlahovic: 5.5 Fa a sportellate con la difesa, ma è sempre troppo isolato. Il gioco prettamente difensivo non lo aiuta. L’unica vera occasione arriva al 72’, ma spreca malamente calciando a lato. È giovane, e seppur già completo, deve migliorare sotto-porta. Ha la chance per la vittoria in pieno recupero ma Romagnoli devia il suo tiro a botta sicura. La grinta e la determinazione ci sono, ma per diventare un grande deve ancora lavorare, come è normale che sia.

All. Iachini: La Viola del primo tempo (e anche per buona parte del secondo tempo) è troppo remissiva. Un gioco quasi unicamente di rimessa: prima difendersi, poi (forse) ripartire. Uno spirito troppo provinciale: serve un po’ di coraggio. La mediana e l’attacco sono troppo distanti, e i centravanti risultano quasi abbandonati a loro stessi. Nel finale il Milan crolla, e la Fiorentina cresce e conquista il pareggio: ciò non cancella però la brutta prestazione dei primi 70’ di gioco.