Le Pagelle:
Terracciano: 7.5 Miracoloso su Pasalic al 58’, quando con un’uscita bassa tecnicamente perfetta salva la Viola. Sul gol del pareggio non può assolutamente nulla.
Milenkovic: 7.5 Il migliore del pacchetto arretrato. Molte gli interventi decisivi: un talento ritrovato. Concorso di colpa sul pareggio orobico, anche se Malinovski punta Lirola.
Pezzella: 4 Salva tutto al 10’ con un tackle fenomenale su Malinovski a pochi passi dalla porta. Malissimo su Muriel al 60’, quando l’ex Viola trova l’assist perfetto per Gosens, che grazia la Viola. Poco dopo, assieme a Ceccherini, si perde Ilicic sul gol del pareggio orobico. L’espulsione è sacrosanta: simulazione evidente. Una sciocchezza troppo grave.
Ceccherini: 7 Usa perfettamente fisico ed esperienza sull’ottima avanzata di Malinovski: l’attaccante orobico chiede il rigore, totalmente inesistente. Concorso di colpa, assieme a Pezzella (e ovviamente Lirola) sul gol del pareggio bergamasco: Ilicic si inserisce fra i due e fredda un inerme Terracciano.
Lirola: 7 Parte deciso e determinato, seppur con qualche sbavatura. Il suo primo tempo è una delle sue migliori (forse solo dopo quella contro il Milan) versione in maglia Viola. Peggiora nel secondo tempo. Malissimo sulla marcatura di Gosens al 60’: il palo salva lui e la Fiorentina. Sul gol del pareggio si perde malamente Malinovski, che serve l’assist per Ilicic. Recupera però l’errore precedente col gol che vale i quarti, con un diagonale semplicemente perfetto.
Benassi: 7.5 A volte può sicuramente sembrare troppo approssimativo nelle giocate, ma la realtà è un’altra: il suo apporto in fase offensiva, per questa Fiorentina, è fondamentale. Su assist di Castrovilli, esagera forse con l’altruismo a tu per tu con Gollini servendo Vlahovic: il portiere orobico era però già a terra, e tirare direttamente sarebbe stata forse la scelta più efficiente.
Pulgar: 8 Si perde Pasalic al 58’, quando Terracciano compie il miracolo sullo stesso ex Milan. È l’unica sbavatura del suo match. Un ritorno a buoni livelli davvero tanto atteso, ma forse ne è valsa la pena. Tanti palloni recuperati, e una mano alla difesa davvero decisiva. L’assist per Lirola è meraviglioso: un taglio al “buio” davvero meraviglioso, dimostrante che anche in fase d’impostazione il talento c’è. È stato solo una fase di offuscamento.
Castrovilli: 9 Continua ad esprimere un calcio unico, di una classe e di una personalità devastante. Il filtrante per Benassi (sul gol fallito da Vlahovic) è la dimostrazione più chiara. Un livello superiore, semplicemente: è stato lui a trascinare la Viola oggi.
Dalbert: 7 La giocata sul gol di Dalbert è semplicemente fantastica: l’assist è davvero perfetto. Quello che perde a livello tecnico, lo recupera (almeno oggi) a livello di furore agonistico, passione e cuore. Sbaglia qualcosa, ma corre per 90’ come un pazzo, dando il giusto apporto in entrambe le fasi.
Cutrone: 7 Alla prima vera occasione da gol, sblocca il match, e va a prendersi il meritatissimo abbraccio della Fiesole. Combatte, lotta e dimostra una voglia pazza di conquistare la fiducia dell’ambiente: un debutto davvero niente male. (73’ Caceres: 6.5 Ottimo intervento in scivolata a 10’ dal termine).
Vlahovic: 6.5 Non riesce ad approfittare di un errore d’impostazione della difesa orobica, facendosi respingere il tiro da comunque posizione defilata. Ha un’enorme occasione da gol su splendido assist di Benassi: l’attaccante deve solo spingere la pala in rete, ma all’ultimo secondo si fa murare dall’intervento in extremis di Djimsiti, dovuto anche dalla poca cattiveria dello stesso attaccante, troppo “molle” nel ribadire la palla in rete. Serviva più cattiveria. A metà secondo tempo trova una fenomenale cavalcata per 60 metri, evidenziando la dote già emersa contro l’Inter. (90’ Chiesa: S.V.).
All.: Iachini: 9 La squadra scende in campo a sua immagine e somiglianza: “brutta”, cattiva e affamata. La tattica è semplice, soprattutto dopo l’ottimo sprint iniziale: chiudersi e poi ripartire, sfruttando l’estro di Castrovilli. È la tattica migliore, contro un Atalanta superiore tatticamente e tecnicamente. Questa Viola non avrà forse un gioco frizzante, ma con Iachini è tornata finalmente la grinta, la fame e la determinazione.