Le Pagelle:

Dragowski: 6 Non è praticamente mai chiamato in causa. Nessuna parata degna di nota, solo gestione.

Milenkovic: 6.5 Va troppo leggero nello scontro con Tonali sull’azione del gol annullato di Aye. Per il resto grande partita per il centrale serbo, come al solito deciso e determinato.

Pezzella: 6.5 Nessuna sbavatura, come al solito. Leadership e personalità, si è ormai da tempo calato perfettamente nel ruolo di libero.

Caceres: 6.5 Con lui non si passa. Sicurezza e grinta, anche nei momenti migliori della squadra di mister Corini. Una garanzia.

Lirola: 5.5 Buono l’inserimento al 19’, il suo tiro da posizione defilata viene però respinto in uscita da Joronen. In fase difensiva non soffre, ma in quella offensiva manca di cattiveria, nonostante alcune giocate propositive: pecca però di lucidità nei momenti chiave. (78’ Sottil: 6 Ha una buona chance appena entrato, ma non riesce a sfruttare al meglio l’ottima opportunità, sbagliando l’assist in mezzo. Entra in campo convinto, con tanta voglia, regalando brillantezza alla squadra).

Pulgar: 6 Lotta come al solito, dando fisicità e fiato al centrocampo gigliato. Risulta però meno incisivo del solito nei suoi inserimenti offensivi. Cresce sul finale, senza però trovare l’ormai consueto guizzo determinante.

Badelj: 5 Poco inspirato nel primo tempo, pochi palloni toccati e poche giocate degne di nota. Cresce negli ultimi 20’, anche grazie all’evidente calo fisiologico dei padroni di casa, ma non è sufficiente. In fase d’impostazione di gioco è pressoché inesistente.

Castrovilli: 6.5 Straordinaria la sua incursione in area ad inizio partita, Joronen gli chiude però la porta e respinge. Risulta sempre il più intraprendente, è lui, con le sue idee, a dare inizio alle azioni più pericolose Viola.

Dalbert: 5.5 Buona progressione in velocità a metà primo tempo, il traversone in mezzo è però completamente sballato, con Chiesa perfettamente posizionato nel cuore dell’area. Nel complesso scarseggiano le sue azioni pericolose sulla sinistra: i compagni lo cercano poco, e nelle poche opportunità non riesce a risultare incisivo.

Chiesa: 5 Pochi spazi nella prima frazione di gioco: la difesa bresciana è ben organizzata e disposta in campo. Partita deludente per il figliol prodigo giglato, in parte per suoi demeriti, e in parte per la troppa prevedibilità della manovra gigliata. (68’ Vlahovic: 5.5 Ha una buona opportunità al 75’ ma il suo tiro è troppo morbido e trova così la risposta sicura di Joronen).

Ribery: 5.5 La Viola non riesce ad avere una manovra avvolgente, ma anzi risulta spesso troppo prevedibile: lui è così costretto a giocare lontano dalla porta, cercando così di inventare qualcosa, ma risultando ovviamente meno incisivo negli ultimi metri. (88’ Boateng: S.V.).

All. Vincenzo Montella: 5 con la sesta formazione confermata consecutiva, la Viola inizia a risultare in parte prevedibile: Corini ha infatti analizzato bene le qualità e i difetti della squadra gigliata, trovando così le giuste tattiche per contrastarla. La fase difensiva ormai funziona a memoria, ma risulta evidente che, a questa Viola, mancano idee in fase offensiva: le azioni pericolose partono solamente per invenzioni personali, e questo non può assolutamente essere sufficiente.