Qualcosa di più di un giocatore con ampi margini di miglioramento. Un profilo di quelli che Montella studia attentamente e con cui non vede l’ora di lavorare. Ma guai ad utilizzare la parola “talento”, guai a caricare un giovane di appena 20 anni di pesanti aspettative! “Sottil ha qualità importanti e sono sempre state evidenti, gli manca continuità dentro la partita ma la troverà con il tempo… Ci mette tanto impegno e mi stuzzica l’idea di lavorarci…”
Vincenzo Montella è decisamente un allenatore che si sbilancia quando deve dare un parere su un giocatore: quando non parla significa che neppure lui ha le idee chiare e in quel caso… beh meglio non ripetere l’esperienza vissuta la scorsa primavera! Parole molto simili a quelle utilizzate dal tecnico campano per descrivere Riccardo Sottil furono usate dallo steso Montella nel 2012 per raccontare quelle che erano le doti di un giovane colombiano sul quale Daniele Pradè gli aveva confessato di credere totalmente: Juan Guillermo Cuadrado.
Sicuramente il giocatore con cui Sottil ad oggi viene più paragonato è Federico Chiesa: sarà per il ruolo, il profilo tecnico abbastanza similare, il comune percorso calcistico o per le parole piuttosto forti pronunciate lo scorso inverno dall’ex procuratore di Sottil, Giuseppe Galli che commentò piuttosto piccato l’arrivo di Muriel a Firenze: “La Fiorentina ha a disposizione un campione come Sottil che dovrebbe giocare di più, difatti confermo che per me Sottil ha le qualità di Federico Chiesa. Io penso che la Fiorentina invece di prendere Muriel avrebbe dovuto puntare su Riccardo“. Dichiarazioni che non fecero impazzire né il Club né il giocatore che pochi giorni dopo a questo rischioso all-in annunciò l’accordo con il nuovo manager, Giuseppe Riso.
Polemiche a parte, Riccardo Sottil ha sicuramente due cose in comune con Federico Chiesa: il ruolo e lo status di figlio d’arte. Entrambi i genitori sono non solo ex calciatori ma ex viola!
Se per Federico i paragoni con il padre si sprecano, c’è da dire che il padre di Riccardo, Andrea Sottil, aveva caratteristiche decisamente diverse dal figlio: difensore ruvido, grintoso di cui ovviamente non si ricordano particolari finezze tecniche. Riccardo al contrario è un giocatore raffinato tecnicamente, molto abile nel dribbling, dotato di estro, fantasia e discreto finalizzatore. Può giocare su entrambe le fasce di un 4-3-3 ma anche come seconda punta o trequartista. Il suo piede preferito è il destro, ma se la cava molto bene anche col sinistro, basta vedere i goal realizzati contro il Chivas, (sinistro morbido a rientrare) o contro il Livorno, in acrobazia, sempre con il mancino.
Certo, considerando che Riccardo ha compiuto 20 anni a Giugno, la necessità di crescere in esperienza è fondamentale: ascoltando anche le ultime dichiarazioni di Vincenzo Montella ad un giocatore con queste caratteristiche si richiede soprattutto di trovare maggiore continuità così da migliorare la fase difensiva ed evitare le pause agonistiche che ancora condizionano le sue prestazioni.
Resta il fatto che con il pallone tra i piedi Sottil dà sempre la sensazione di poter “inventare” la giocata decisiva, non teme l’uno contro uno e dimostra discreta personalità. La Fiorentina in questa fase di preparazione e di amichevoli, ha avuto occasione di valutarlo adeguatamente per capire se è pronto per entrare in prima squadra con buone possibilità di essere impiegato, o se necessario per lui fare ancora un po’ di gavetta in una squadra che possa garantirgli un posto da titolare in pianta stabile.
Indubbiamente insieme a Vlahovic, Riccardo Sottil è il profilo più interessante e più pronto che ci offre la Primavera di Emiliano Bigica. Classe cristallina e grande tecnica caratterizzano anche il giovane talento spagnolo Tofol Montiel che però conferma le riserve dello scorso anno dove aveva dovuto far i conti con un fisico troppo leggero per un campionato impegnativo come la Serie A.