Continua, come da ormai l’inizio di questa finestra di calciomercato, la telenovela riguardante Federico Chiesa. Un vero e proprio tormentone che sta portando i tifosi al limite dell’umana sopportazione. Il popolo Viola pretende infatti di conoscere il futuro della squadra Viola e del giovane calciatore, senza se e senza ma: il tempo dell’attesa è ormai scaduto.
Dal destino di Chiesa dipende pesantemente, visti i milioni in ballo in questa spinosa trattativa, anche quello dell’intera società. Un problema quindi da risolvere necessariamente, e il prima possibile: il ritardo nella campagna acquisti è già infatti evidente, ed adesso è fondamentale iniziare a fare realmente sul serio.
Il campionato inizierà fra 1 mese e un giorno: il tempo si restringe sempre più, e un ulteriore ritardo nell’allestimento della nuova rosa porterebbe ad ovvie conseguenze disastrose. Entro Ferragosto quindi lo scheletro della squadra, ossia i giocatori che nel progetto pianificato da Montella e Pradè rappresenteranno i titolari della prossima stagione, dovrà assolutamente essere a disposizione dell’allenatore, per concedere al tecnico partenopeo almeno una settimana per rodare al meglio tutti gli elementi a sua disposizione.
Il mercato si chiuderà il 2 settembre, ma sappiamo bene che anche le prime giornate di campionato possiedono un peso specifico importante all’interno della stagione, e dalla settimana che va dal 24 agosto alla chiusura della finestra estiva del calciomercato ci sarà posto soltanto per un unico ulteriore colpo, per non minare gli equilibri precostituiti.
Per questi motivi quindi il “caso-Chiesa” deve essere obbligatoriamente risolto in questa settimana. La rivoluzione, promessa dalla società e necessaria visti i risultati della scorsa stagione, è infatti ancora in fase embrionale, e un’altra settimana di indugi potrebbe partorire ripercussioni pesanti per tutta la stagione.
Barone e Commisso sono stati chiari sin da subito: “Chiesa non è in vendita, rimarrà a Firenze la prossima stagione!”. Dichiarazioni chiare, dallo scopo specifico: conquistare Firenze e i fiorentini. Chiesa però non sembra d’accordo, e vuole a tutti i costi “gettarsi” in una nuova esperienza, proprio quell’esperienza che ha scelto anche l’ultimo “figliol prodigo” di Firenze: Federico Bernardeschi.
Anche la scelta di Chiesa è infatti ricaduta verso i nemici bianconeri, ma Commisso si sta opponendo in tutti i modi a questa possibile cessione: il nuovo proprietario della Fiorentina sa bene che, dopo le dichiarazioni post-acquisizione del club, vendere Chiesa rappresenterebbe uno smacco, un vero e proprio insuccesso morale, che alcuni tifosi non gli perdonerebbero.
Ed ecco quindi che si va allo scontro: con Commisso pronto a tutto per trattenerlo, in modo da mantenere la parola data ai tifosi, e Chiesa, ormai promesso sposo dei bianconeri. Una situazione complessa da risolvere, ma che deve tener conto di un principio fondamentale nel calcio: tenere un giocatore controvoglia è spesso controproducente. La Fiorentina con quei soldi, soprattutto grazie alla maestria di Pradè, può assolutamente allestire una grande squadra, composta da giocatori interessanti e dal buon blasone internazionale.
Anche nel caso in cui la strada scelta dalla dirigenza sarà quella della cessione del figlio d’arte, sorge un ulteriore problema. Nel caso di cessione infatti, i club con cui trattare l’acquisizione di nuovi giocatori sarebbero a conoscenza dell’ingente cifra a disposizione di Pradè, e i prezzi dei vari giocatori lieviterebbero “miracolosamente”…
La dirigenza Viola deve quindi scegliere adesso, senza indugiare ulteriormente, e muoversi di conseguenza sul mercato: con o senza Chiesa, la squadra Viola necessita di una rivoluzione pesante.
Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani