Secondo quanto riporta la nota ufficiale del sito ViolaChannel la ACF Fiorentina ha effettuato ufficiale convocazione del Consiglio di Amministrazione in data Venerdì 31 Maggio. Ovviamente il tema sul quale maggiormente si attendono risposte è ovviamente quello legato alla futura proprietà del Club, una società che sabato mattina pareva destinato ad un clamoroso e repentino passaggio in mani americane, un’operazione questa che sta nuovamente aprendo scenari inaspettati, apparendo addirittura a rischio.
Tutto troppo in fretta. Dare per praticamente per concluso un affare così importante era prevedibilmente una mossa azzardata. Ovviamente la scoop lanciato dal NYT era una notizia che andava raccolta, rilanciata e approfondita ma addirittura ipotizzare un nuovo allenatore e i nuovi membri della dirigenza, una comica utopia di “fantagiornalismo”.
L’interesse di Rocco Commisso per la Fiorentina non si discute, così come la volontà dei Della Valle nel cercare soluzioni alternative allo stillicidio degli ultimi anni: uno strappo con la piazza che sembra irrecuperabile, una frattura profonda che ha finito addirittura col creare diversi fronti in città. Che Mister Mediacom non sia l’unico pretendente al Club viola? Una concreta possibilità sulla quale costruire ulteriori castelli in aria sarebbe pericolosissimo.
Che fare? Aspettare. Ma non troppo. Il tempo a disposizioni per decidere il da farsi è ovviamente limitato. Devono tornare in cima alla lista delle priorità gli interessi della Fiorentina, il cui futuro non può prescindere dall’adeguato tempismo di certe scelte. Un nuovo progetto, un investimento importante, una nuova aria darebbe ovviamente nuova linfa ad un ambiente che quando è compatto può dare tantissimo e garantirebbe appeal e certezze a tutti quei giocatori che la Fiorentina vorrebbe coinvolgere, confermare o provare a trattenere nel proprio futuro.
Se le tempistiche scivolano allora lo fanno anche i sogni e gli entusiasmi. Discutibile pensare che la trattativa tra i Della Valle e Commisso avesse subito un temporaneo rallentamento per la troppa “espansività” dell’aspirante nuovo Patron, il quale sarebbe venuto meno a presunti accordi di non divulgazione. Pensare che un gruppo come Mediacom cada in così clamorose ingenuità fa quantomeno sorridere. Così come è curioso che come “funghi” siano repentinamente spuntati i nomi di un fondo made in Qatar e di Eduardo Eurnekian, patron del colosso Corporacion: rumors senza dubbio fondati ma che si aggiungono ad una situazione di per sé poco chiara che ci auguriamo possa trovare rapida risoluzione, venendo quindi ad oggi commentati per quello che sono. Ipotesi che è giusto rendere razionali, contestualizzare e sulle quali ogni speculazione lascia il tempo che trova.
Appuntamento quindi al 31 Maggio.