Una nuova maglia rosa, un nuovo vincitore… chissà che l’indomito Carapaz non rappresenti anche un nuovo grattacapo per Vincenzo Nibali e Primoz Roglic!Primo equadoriano della storia a vestire la maglia rosa, Carapaz si era già imposto in questa edizione del giro nella tappa che prevedeva l’arrivo a Frascati… ma questa volta la vittoria è un autentico gioiello. Lo scatto in solitaria sul Colle San Carlo non solo gli permette di infliggere un ritardo di oltre 1’54” ai rivali ma lo prietta di fatto a sogni ben più ambiziosi.
La tappa di ieri pennellava il paradisiaco tratto da Saint Vincent a Courmayeur è lunga 131 km, prevede 5 GPM ed ha appena 14 km in pianura. Insomma difficoltà a non finire soprattutto se non si è al massimo della forma, vedi Ilnur Zakarin, Simon Yates, Bauke Mollema e la maglia rosa Jan Polanc.
La super volata e l’ottimo lavoro della Bahrain-Merida fanno ben sperare sulle possibilità di Vincenz Nibali di poter rientrare tra i protagonisti assoluti della prossima settimana di giro, la terza, quella campale. Certo è che Primoz Roglic è un osso decisamente duro soprattutto perchè abile a non cadere nelle punzecchiature nello “Squalo”: poco spettacolare e molto pratico, Roglic rimane sempre attaccato alla ruota del rivale italiano e non gli lascia spazio né in salita che in discesa.
E veniamo alla nuova maglia rosa: può Carapaz trasformarsi in un pretendente alla vittoria? Assolutamente si!
La Movistar è poi una delle squadre più forti, può contare sul talento di gregari di lusso come Mikel Landae soprattutto di conferma essere l più brillante in salita. L’equadoriano intanto non si sbilancia e decisamente soddisfatto dichiara: “Quello di oggi è un sogno che diventa realtà, il frutto di tutto il lavoro che ho fatto negli ultimi anni. Stavo molto bene e nel finale ho dato il tutto per tutto perché sapevo che mi stavo giocando il Giro. Spero risulti sufficiente. I secondi che ho guadagnato in salita sono stati fondamentali per riuscire in questa azione. I rivali principali ?Roglic e Nibali. Ora l’obiettivo per tutta la squadra sarà quello di mantenerla fino a Verona”.
E proprio a proposito di Verona… ci si arriverà ma non con il programma originario. Ricordiamo infatti che è stata modificata la tappa che prevedeva che il Giro d’Italia passasse per il Passo Gavia. Annunciato in parte il percorso alternativo per il quale è stato pensata l’ipotesi di far passare i corridori dalla salita di Cevo, il passaggio da Edolo, la salita verso l’Aprica per il versante più duro e quindi il Mortirolo.
Una frazione che comunque rimarrebbe molto impegnativa, nonostante a causa del maltempo il Giro d’Italia abbia perso di fatto il suo “tappone” con ben 4.800 metri di dislivello“. Il Giro d’Italia ha perso il suo tappone ma assisteremo comunque a una frazione molto impegnativa.
ORDINE DI ARRIVO
1) Richard Carapaz (MOV) in 4h02’23”
2) Simon Philip Yates (MTS) +1’32”
3) Vincenzo Nibali (TBM) +1’54”
4) Rafal Majka (BOH) +1’54”
5) Mikel Landa Meana (MOV) +1’54”
6) Miguel Angel Lopez (AST) +’1’54”
7) Pavel Sivakov (INS) +1’54”
8) Primoz Roglic (TJV) +1’54”
9) Joseph Lloyd Dombrowski (EF1) +1’54”
10) Damiano Caruso (TBM) +2’01”
CLASSIFICA GENERALE
1 CARAPAZ Richard MOVISTAR TEAM 58h 35’ 34” 0’ 00”
2 ROGLIC Primoz TEAM JUMBO – VISMA 58h 35’ 41” 0’ 07”
3 NIBALI Vincenzo BAHRAIN – MERIDA 58h 37’ 21” 01’ 47”
4 MAJKA Rafal BORA – HANSGROHE 58h 37’ 44” 02’ 10”
5 LANDA MEANA Mikel MOVISTAR TEAM 58h 38’ 24” 02’ 50”
6 MOLLEMA Bauke TREK – SEGAFREDO 58h 38’ 32” 02’ 58”
7 POLANC Jan UAE TEAM EMIRATES 58h 39’ 03” 03’ 29”
8 SIVAKOV Pavel TEAM INEOS 58h 40’ 29” 04’ 55”
9 YATES Simon Philip MITCHELTON – SCOTT 58h 41’ 02” 05’ 28”
10 LOPEZ Miguel Angel ASTANA PRO TEAM 58h 41’ 04” 05’ 30”
11 ZAKARIN Ilnur TEAM KATUSHA ALPECIN 58h 41’ 38” 06’ 04”
12 FORMOLO Davide BORA – HANSGROHE 58h 43’ 55” 08’ 21”