L’altimetria della tappa era “leggermente” diversa da quella che nel 1949 consegnò alla storia il talento, il genio e la determinazione di Fausto Coppi. La Cuneo – Pinerolo, preludio alle grandi emozioni della montagna, ha regalato comunque i primi ribaltoni in classifica, cambiamenti che hanno tutta l’aria di essere temporanei ma che ad oggi disegnano un quadro di grande equilibrio tra i protagonisti del Giro.
La gara si accende praticamente subito grazie ai ben 20 corridori che tovano subito lo spunto per la fuga giusta: il gruppo è formato da Sutterlin, Gavazzi, Montaguti, Boaro, Cataldo, Caruso, Covili, Senni, Benedetti, Cerny, Capecchi, Bennett, Ludvigsson, Dunne, Kluge, Gasparotto, Wyss, Knees, Biermans, Haller, Bakelants, Brambilla, Polanc, De Gendt e Dunbar. Nel corso della tappa vantaggio si dilata sensibilmente e arriva anche a toccare picchi 16 minuti, ma a circa 60 chilometri dall’arrivo la situazione cambia sensibilmente grazie agli uomini della Jumbo Visma e della Bahrain-Merida che recuperano qualche minuto sugli attaccanti.
La tappa si decide comunque sullo strappo conclusivo, a 500 metri dal traguardo, posto ricordiamo a pochi passi da Pinerolo: Brambilla, Dunbar e Capecchi riescono ad andar via, guadagnando all’ultimo secondi importanti. A tagliare il traguardo per primo è Cesare Benedetti, una vita da gregario ma fatiche ampiamente ripagate ieri con il primo successo. Nel gruppo della Maglia Rosa da segnalare il primo attacco di Lopez, lanciato da Hirt e la tattica attendista di Vincenzo Nibali che continua a controllare Majika e Yates.
ORDINE DI ARRIVO
1) Cesare Benedetti (BOH) in 3h41’49”
2) Damiano Caruso (TBM) st
3) Edward Dunbar (INS) st
4) Gianluca Brambilla (TFS) +2”
5) Eros Capecchi (DQT) +6”
6) Jan Polanc (UAD) +25”
7) Matteo Montaguti (ANS) +34′‘
8) Thomas De Gendt (LTS) +2’36”
9) Francesco Gavazzi (ANS) +2’36”
10) Manuel Senni (BRD) +2’38”
CLASSIFICA GENERALE
1) Jan Polanc (UAD) in 48h49’40”
2) Primoz Roglic (TJV) +4’07”
3) Valerio Conti (UAD) +4’51”
4) Eros Capecchi (DQT) +5’02”
5) Vincenzo Nibali (TBM) +5’51”
6) Bauke Mollema (TFS) +6’02”
7) Rafal Majka (BOH) +7’00”
8) Richard Carapaz (MOV) +7’23”
9) Andrey Amador (MOV) +7’30”
10) Hugh Jogn Carthy (EF1) +7’33