Un declino inarrestabile quello del centrale brasiliano: da grande sorpresa di inizio stagione alla relegazione in panchina delle ultime giornate.

La stagione di Vitor Hugo è sicuramente da dividere in due parti: la prima, estremamente positiva, e la seconda, pesantemente negativa. I motivi di questa metamorfosi negativa però sono estremamente complicati da decifrare e da comprendere.  Fino a fine dicembre infatti, il difensore brasiliano ha rappresentato sicuramente la miglior sorpresa del pacchetto arretrato, soprattutto analizzando i miglioramenti realizzati rispetto alla stagione precedente. In coppia con Pezzella ha formato tra le migliori coppie di centrali del campionato, almeno stando ai risultati: a fine novembre la difesa Viola era infatti la seconda migliore del campionato, e a fine dicembre, anche dopo i pirotecnici incontri con Juventus e Sassuolo (0-3 e 3-3), risultava in egual modo tra i pacchetti difensivi più solidi del campionato, con la quarta posizione in graduatoria per “gol subìti”.

Tra le ottime prestazioni offerte da Vitor Hugo è sicuramente da ricordare la monumentale prova al Meazza contro il Milan, dove con grandiosi anticipi e con chiusure salva-risultato annullò quasi completamente Higuain. Anche nello scontro diretto con l’Atalanta della settima giornata di campionato fu semplicemente devastante, palesando anche un feeling eccezionale col compagno di reparto.

Tutto perfetto quindi, almeno fino alla sfida interna contro il Parma, l’inizio  dell’inesorabile declino di Vitor Hugo. In quella sfida la sua prestazione fu semplicemente disastrosa: prima regalò l’occasione a Inglese per il gol vittoria ducale, e poi si fece espellere per un banale errore di posizione a metà secondo tempo.

Questa partita rappresenta il vero spartiacque -negativo- della stagione di Hugo. Da quel giorno infatti Vitor Hugo non è più riuscito a trovare quell’equilibrio che aveva caratterizzato la sua entusiasmante prima parte di stagione, condizionato però anche dal calo di rendimento di tutto il reparto. Dopo quel Fiorentina-Parma solo due prove sufficienti e tanti, tantissimi errori. Il picco negativo è sicuramente rappresentato dalla semifinale di andata di Coppa Italia, quando per 45’ non è riuscito in alcun modo a contrastare il talento e la classe di uno scatenato Ilicic, autore di due assist.

Dopo quella disastrosa gara, le conseguenze si ripercossero anche sulle gerarchie interne di Pioli. Le prestazioni di Ceccherini infatti, sempre più convincenti, hanno indotto il tecnico parmigiano a togliere il posto da titolare al centrale brasiliano, per affidarlo proprio al difensore italiano, trasferitosi nel capoluogo toscano in questa estate. Da allora l’ex Crotone ha confermato le buone premesse intraviste nelle partite precedenti, dimostrando così di meritare questa chance da titolare.

Per Hugo si prospetta invece un finale di stagione molto complicato, 3 panchine consecutive e tanti rimorsi: riuscirà il difensore brasiliano a tornare ai livelli della prima parte di stagione?

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani