Cucchiaio di legno “whitewash”. La sconfitta contro la Francia (14-25) certifica il doppio poco invidiabile traguardo dell’Italia nell’edizione 2019 del Sei Nazioni. Un risultato deludente ma non sorprendente se si ha presente il triste cammino degli Azzurri nei test match estivi ed invernali e i precedenti 21 incontri disputati e persi dall’Italia nella manifestazione. A Roma era passata un’Irlanda distratta e quasi svogliata.
All’Olimpico è passata, non senza faticare a dire il vero, la più brutta edizione della Francia vista negli ultimi anni. Una squadra transalpina a cui è stato sufficiente accendersi a sprazzi per distruggere il buono che l’Italia si era invece costruita con grande fatica nei minuti precedenti.
Eppure alla nazionale azzurra non si può rimproverare l’impegno. L’Italia anzi si è sbattuta e battuta con grande orgoglio ed i primi minuti di gara avevano fatto sperare il pubblico di casa. Allan infatti colpiva per due volte portando l’Italia sul 6-0 e dall’altra parte del campo c’era una Francia pasticciona ed involuta. Una nazionale transalpina a cui però, come detto, bastava attendere l’errore azzurro che puntualmente arrivava al 16’ quando la linea difensiva di casa non trovava il placcaggio su Huget che lanciava comodo Dupont in meta. Dopo il calcio di Ntamack che valeva il 6-10, l’Italia stringeva d’assedio i ventidue francesi. Zanon non trovava il pallone ad un grappolo di centimetri dalla linea di meta, dopo un bel suggerimento al piede di Allan, i ripetuti e successivi tentativi italiani di sfondare la difesa ospite non fruttavano niente e la Francia si salvava guadagnandosi una mischia a calciando out.
Nella ripresa ancora Italia volenterosa e Allan a far sperare l’Olimpico con il calcio del meno uno (9-10). A riportare lontano la Francia era la meta di Huget seguita però a breve distanza da quella di Tebaldi. Il drop di Ntamack al 63’ portava il punteggio sul 14-20 e nei minuti finali l’Italia provava nuovamente a superarsi per trovare la meta del sorpasso. Una meta in effetti arrivava ma era quella segnata in contrattacco dell’ala francese Penaud che sanciva la fine della gara e di un Sei Nazioni deludente per la squadra di O’Shea e non certo esaltante per quella di Brunel.
Roma, Stadio Olimpico – sabato 16 marzo
Guinness 6 Nazioni, V giornata
Italia v Francia 14-25 (6-10)
Marcatori: p.t. 6’ cp Allan (3-0), 11’ cp Allan (6-0), 16’ m. Dupont tr Ntamack (6-7), 20’ cp Ntamack (6-10); s.t. 43’cp Allan (9-10), 46 m. Huget tr Ntamack (9-17), 54’ m. Tebaldi (14-17), 63’ drop Ntamack (14-20), 78’ m. Penaud (14-25)
Italia: Hayward; Padovani, Zanon, Morisi, Esposito (68’ Sperandio); Allan, Tebaldi; Parisse (c), Polledri, Steyn (63’ Negri); Ruzza, Sisi (59’ Zanni); Pasquali (45’ Ferrari), Ghiraldini (57’ Bigi), Lovotti (68’ Traore’)
All. O’Shea
Francia: Medard; Penaud, Bastareaud, Doumayrou, Huget (69’ Ramos); Ntamack, Dupont (56’ Serin); Picamoles, Camara (75’ Aldegheri), Alldritt (57’ Iturria); Willemse (60’ Gabrillagues), Lambey; Bamba, Guirado (cap) (18’ Chat), Falgoux (65’ Priso)
All. Brunel
Arb. Carley (Inghilterra)
Assistenti: Owens (Galles), Brace (Irlanda)
TMO: Hughes (Inghilterra)
Calciatori: Tommaso Allan (Italia) 3/5, Romain Ntamack (Francia) 3/4
Cartellini: al 72’ cartellino giallo a Camille Chat (Francia)
Note: Spettatori presenti 48820.
Punti conquistati in classifica: Italia 0 – Francia 4
Man of The Match: Sergio Parisse (Italia)
Photo by @ Andrea Martini