Tra poche ore andrà in scena Fiorentina-Juventus. Da Baggio a Bernardeschi, dalla rivalità storica ai torti arbitrali: non sarà mai una gara come tutte le altre. Fiorentina e Juventus sono separate in campo da ben 19 punti, dopo solo 13 giornate di campo, a testimonianza dell’enorme differenza tecnica che separa le due compagini. La sfida però, ha un carattere totalmente speciale, e le qualità rischiano di passare in secondo piano. La grinta, la tenacia, la voglia di vittoria: sono questi gli elementi essenziali in questi grandi appuntamenti.
All’interno della sfida, vi è un’altra sfida, particolarmente interessante. La sfida è tra i giocatori più attesi, chiacchierati e desiderati: Chiesa e CR7. Come detto in precedenza, il confronto non riguarda le loro qualità tecnico-tattiche, ovviamente totalmente a favore del portoghese. Lo scontro pone invece la sua attenzione sul peso specifico dei due attaccanti all’interno delle rispettive rose, sull’onere di essere la “punta di diamante” di un intero popolo.
Non è assolutamente facile avere sulla schiena il peso delle aspettative, soprattutto se la schiena è ancora troppo fragile per supportare tale carico. Chiesa in poco tempo è passato dall’essere “un’ottima prospettiva” ad essere “l’elemento imprescindibile”. Forse è anche questa una delle cause che ha portato un piccolo peggioramento nelle prestazioni di Chiesa, soprattutto in relazione alle prime uscite stagionali, dove aveva interpretato brillantemente il ruolo di protagonista assoluto.
Leadership, carisma e personalità: a CR7 è bastato questo per conquistare immediatamente Torino. Quella Torino bianconera che ora rivede nel campione portoghese la classe di Del Piero e Platini, oltre alla ferocia di chi non è mai sazio, anche dopo aver vinto qualsiasi coppa, individuale e di squadra.
Chiesa e Ronaldo hanno caratteristiche fisiche e tecniche diverse, ma sono accomunati da alcuni fattori interessanti. Chiesa, come il CR7 di Manchester, ama accentrarsi e cercare il tiro ad effetto. Non solo, entrambi si caratterizzano infatti anche per la loro propensione alla catalizzazione dell’azione, che spesso parte o termina dai loro piedi.
I due sfidanti arrivano alla sfida in un momento cruciale della loro stagione, anche se i motivi sono diametralmente opposti. Chiesa per la rinascita, per tornare ad incantare Firenze dopo qualche passo falso. Ronaldo per mantenere il passo da alieno e continuare quindi ad infrangere record su record: 9 gol e 5 assist in sole 13 giornate. La partita di domani sarà quindi determinante per entrambi. Serviranno cuore e grinta, le caratteristiche principali che separano un buon giocatore da un vero fuoriclasse.