Fiorentina e Bologna devono cambiare il corso della propria stagione in modo inequivocabile: è uno scontro senza appelli, un dentro fuori che le tifoserie pretendono, i media aspettano e gli allenatori sperano. Ecco, la prova della Fiorentina a Bologna sarà anche una valutazione dell’operato di Pioli, encomiabile nella gestione interna dello spogliatoio, adesso chiamato a dare un’identità precisa e convincente alla sua squadra.
Bologna non è una tappa facile nel percorso della Fiorentina per vari motivi, in primis l’ambiente che la Fiorentina troverà al Dall’Ara, molto carico in vista del Derby dell’Appennino, che appare come il momento perfetto per rilanciare una squadra che partiva con molte aspettative ma che adesso si trova a navigare nelle zone pericolose della classifica. Negli anni Bologna – Fiorentina è una partita che ha offerto spunti molto interessanti come i duelli tra grandi bomber: Harald Nielsen e Kurt Hamrin, Giuseppe Signori e Gabriel Batistuta. Un’altra costante che probabilmente non (speriamo) caratterizzerà la gara di Domenica è la neve: negli ultimi anni per ben due volte la gara tra Bologna e Fiorentina è stata rimandata a causa delle condizioni atmosferiche: terreno completamente coperto di neve e spalti ai quali era impossibile accedere. Lo scorso anno la partita fu regolarmente giocata ma al fischio finale i tifosi di Fiorentina e Bologna furono costretti a rientrare facendo il viaggio sotto la neve: e c’è proprio un precedente che gli over 40 ricorderanno con piacere, una gara che per la neve non si fermò e in cui stoicamente la Fiorentina portò a casa una vittoria quasi insperata (e importantissima) in extremis.
L’anno è il 1977, l’allenatore della Fiorentina è Carletto Mazzone e i viola sono ultimi in classifica: in settimana dal cielo cadono quasi 50 cm di neve, una bufera inaspettata che porta la situazione al limite dell’impossibilità, ma durante la notte, oltre 100 persone lavorano per spalare ai margini del campo l’oceano di ghiaccio che si era accumulato sul terreno di gioco. La Fiorentina sa di non aver niente da perdere perciò prova, soprattutto dai piedi di Giancarlo Antognoni, a trovare spunti offensivi in grado di bucare Mancini ma con poca fortuna: la partita è bruttissima, il freddo e la consapevolezza di lottare per togliersi dall’ultima posizione in classifica, non sono certo d’aiuto.
Poi all’88’ il numero 10 viola con un cross precisissimo trova l’inserimento perfetto del fiorentinissimo Andrea Orlandini che colpisce di testa e segna lo 0-1 finale. La squadra si scolla così dall’ultimo posto in classifica, ma di certo quella stagione, chiusa a 25 punti proprio dietro al Bologna, non riservò grandi soddisfazioni per i tifosi viola. Un precedente questo non esaltante ma che deve ricordarci come, dalle piccole e grandi crisi di risultati, ci si possa risollevare solo e soltanto attraverso il gioco, il coraggio e l’ostinazione dei migliori. Sicuramente Antognoni avrà di che parlare con la squadra…
photo by @AndreaMartini