Benvenuto “Ringhio”. Un bel segnale alla città ed al calcio italiano. Senza esagerare, prendendo il tutto con le pinze, come chi segue da anni le vicende viola ormai ha imparato a fare, l’arrivo di Gattuso sulla panchina della Fiorentina rappresenta però una notizia positiva.
In primo luogo perché, e qui tutti gli osservatori sembrano concordi, l’ex allenatore del Napoli era l’obbiettivo primario per la Fiorentina ed averlo raggiunto, vista la concorrenza, non è poi così banale.
In secondo luogo perché Gattuso, reduce da una stagione positiva anche se irta di difficoltà alle dipendenze del Presidente De Laurentis, auspicabilmente viene a Firenze con aspettative ed ambizioni alte.
Insomma, rispetto alle conferme di Montella e Iachini delle due estati precedenti, un deciso salto in avanti, come dimostra l’entusiasmo con cui la città ha accolto la notizia.
Detto che quello di Gattuso è un profilo che piace, anche dal punto di vista umano, tocca adesso alla società costruirgli una squadra adeguata. Il Napoli, a ranghi completi è stato bello ed efficacie. Il Napoli ha però valori tecnici molto superiori a quelli di cui adesso dispone la viola.
Il mercato, su cui sicuramente il nuovo tecnico avrà chiesto e ottenuto garanzie, sarà insomma decisivo per capire le reali ambizioni della Fiorentina 2021-2022.
Difficile che Gattuso sia venuto a Firenze per puntare semplicemente alla parte sinistra della classifica. Altrettanto difficile, anche se non impossibile, recuperare posizioni e punti rispetto alle contendenti per puntare subito all’Europa.
Insomma, benvenuto “Ringhio” ma per fare una Fiorentina forte e competitiva la strada è ancora lunga.