Gli azzurri deludono: male anche Chiesa, 0’ per Benassi.
Notte da dimenticare per gli azzurri. Sconfitta amara e senza appello quella subita dagli uomini di Mancini, schiacciati nella propria metà campo per gran parte del match. L’Italia si dimostra nuovamente senza idee e senza alcun tipo di gioco, e riemergono velocemente i demoni di San Siro. Il tridente offensivo risulta impacciato ed enormemente inconcludente: soli due tiri nello specchio della porta avversaria, entrambi neutralizzati con estrema facilità da Rui Patricio.

Immobile corre tantissimo, si sacrifica per la squadra aiutando anche nella fase difensiva, per poi però non essere mai lucido negli ultimi metri. Male anche Zaza, mai incisivo nei pochi palloni giocabili ricevuti. Chiesa prova a inventare qualcosa, ma ciò risulta complicato data l’assenza di interessanti schemi offensivi, molla anche lui la corda come tutti i suoi compagni.

Centrocampo a dir poco imbarazzante: Jorginho prova a inventare qualcosa, senza però ricevere mai l’appoggio dei compagni di reparto. Cristante, reduce da un brutto inizio di stagione alla corte capitolina, conferma l’orribile momento di forma, regalando una prestazione ai limiti dell’indecenza: assente nella fase offensiva, mai utile in quella difensiva. Bonaventura prova ad impensierire la difesa portoghese, ma con scarsissimi risultati. In mezzo al campo si evidenzia un problema di fondo importante: manca il carattere e la personalità che hanno caratterizzato i grandi campioni del passato. Anche l’impostazione scelta da Mancini è completamente errata, Jorginho necessita infatti di un compagno fisico al suo fianco, per avere più libertà offensive.

La difesa dimostra ancora una volta che lo “scheletro” juventino è ancora più che necessario. L’accoppiata milanista Romagnoli-Caldara sbaglia e concede di tutto, l’intesa fra i due centrali è infatti ancora inesistente, ma a far preoccupare maggiormente sono i banali errori individuali. Lazzari spinge bene in proiezione offensiva, ma nella fase difensiva viene surclassato da Bruma, capace di saltarlo in quasi ogni occasione. Meglio invece Criscito, discreto difensivamente.

Donnarumma, per la seconda volta consecutiva, è il migliore in campo, grazie ad almeno 2 interventi decisivi. È solo grazie al suo talento se il risultato non ha assunto dimensioni mastodontiche.

Le Pagelle:
  • DONNARUMMA: 6,5
  • LAZZARI: 5,5
  • CALDARA: 4,5
  • ROMAGNOLI: 5
  • CRISCITO: 6
  • CHIESA: 5,5
  • CRISTANTE: 4
  • JORGINHO: 5,5
  • BONAVENTURA: 5,5
  • ZAZA: 5
  • IMMOBILE: 5
  • ALL. MANCINI: 4

 

 

Photo by @AndreaMartini