“Mettendo dentro anche i preliminari sono sette gare – dice Paoletti – con sette vittorie in Champions League. Non c’era miglior viatico per iniziare questa manifestazione; la formula è difficilissima con un impegno fisico e mentale importante. Troppo spesso sono sottovalutate anche le avversarie, Reszow è una squadra prima in Polonia con un punto perso, Schwerin ha cambiato molto, non sono vittorie di secondo piano e con squadre di basso livello. E’ importante questo inizio, ci darà fiducia per la Pool in Germania che sarà tosta”.
“E’ importante ribadire – continua Paoletti – che da Scandicci tutti si aspettano molto di più, quasi una corsa a rincorrere una asticella che non raggiungi mai. Questo non è giusto, Scandicci ha dimostrato di avere avuto capacità aziendali organizzando labolla in un periodo difficilissimo da un punto di vista logistico. E’ una squadra giovanissima, con tre atlete del 2000 in campo e sta facendo la Champions. E’ un gruppo di lavoro che sta facendo un grosso sforzo verso una direzione: aprire un ciclo importante”.
“Ci sono atlete come Lucia Bosetti che ha giocato da libero – precisa Paoletti – mettendo in campo abnegazione e impegno anche non nel suo ruolo. Merlo è rientrata dopo due allenamenti dando il proprio contributo. Sono molti più gli aspetti positivi da sottolineare rispetto a vedere sempre quelli negativi, così sennò non saremo mai contenti. E’ giusto fare un plauso a questo staff che sta facendo un ottimo lavoro, abbiamo giocato 7 gare in Europa, 11 di Campionato, 3 di Supercoppa e fino ad oggi sono arrivate due sconfitte con Conegliano e due tie Break persi con Monza e Novara, è un ottimo inizio di stagione, non ci possiamo sempre fermare a quella perfezione difficile da raggiungere”
“Non voglio sempre applaudire la nostra organizzazione – conclude Paoletti – ma non ricordo che Scandicci abbia ospitato la Champions League, specie in queste condizioni. E’ un plauso per un gruppo dirigenziale che ci sta mettendo grande impegno. Il bilancio è ampiamente positivo, è una squadra in crescita, sono atlete che si stanno allenando in un contesto difficile tra soste, infortuni, tamponi e questo non semplifica il lavoro. Voglio complimentarmi con Massimo Barbolini, ha una marcia in più, tutti ce lo invidiano ed averlo qua è un piccolo merito”.
(Ufficio Stampa Savino del Bene Scandicci)