L’importante è credere nel proprio progetto e nella crescita di un gruppo giovane e di qualità. Franco Smith invita ad andare oltre il risultato della sconfitta con la Francia nel primo match del Sei Nazioni 2021, un 10-50 che rischia di non mettere in risalto le potenzialità del gruppo azzurro. “Non penso che i francesi siano così migliori di noi – assicura il 48enne ct dell’Italrugby in conferenza stampa – Fisicamente sono molto più costruiti, ma ci sono errori che possiamo evitare, con pazienza ed esperienza. Sarà difficile essere positivi per chi guarda solo il risultato, ma dobbiamo pensare a dove fare meglio. Ci sono aspetti negativi nel nostro gioco, ma non sbagliamo in ogni occasione: abbiamo l’esperienza dell’Under 20 o delle franchigie, non abbastanza dal punto di vista internazionale”. Smith, alla mezz’ora, è subito ricorso alla panchina: “Era nei piani, sono contento di come i ragazzi hanno tenuto in mischia fino in fondo. E’ stato un aspetto importante”. Tanti anche i giocatori, come Varney e Trulla, che hanno ritrovato il campo proprio con la maglia azzurra: “Non hanno giocato spesso, ma hanno fatto bene. Ovvio che in questi casi si possano sbagliare un paio di passaggi…”. L’Italia ha commesso qualche errore di troppo anche nei placcaggi: “E’ vero, ma i ragazzi sono meglio di questo. Non credo sia una mancanza di grinta e volontà, doti che si sono viste anche perdendo così. La parte del contatto in difesa viene allenata nelle fgranchigie, se vogliano averli sani non possiamo farlo. Senza amichevoli non possono simulare i contatti, la prossima settimana sicuramente andrà meglio”. Sabato prossimo c’è l’Inghilterra e l’Italia deve apportare immediati miglioramenti: “Palla in mano abbiamo giocato molto bene e abbiamo subito cinque mete da nostri errori: possiamo migliorare e riprenderci subito. Purtroppo, si impara anche così… Sono state sei settimane molto difficili per le franchigie, qualche partita è stata annullata causa Covid. Far crescere una squadra a livello internazionale è molto difficile, ma fisicamente i ragazzi stavano bene e stiamo stati pari a loro per intensità, anzi più presenti nel finale”. Una battuta, infine, anche per capitan Luca Bigi, tallonatore azzurro e delle Zebre. Da una sua azione ‘illegale’ è nata una marcatura transalpina: “Il mio intervento era finalizzato a stoppare la maul avversaria, non pensavo di essere in fuorigioco, è stata una penalità stupida che successivamente ha portato ad una loro meta. Mi assumo la responsabilità per quel calcio di punizione”. Per quanto riguarda la touche, “abbiamo avuto possibilità ma dobbiamo essere più consistenti. Il possesso ha creato dei turn-over e questo deve essere il nostro focus per la prossima settimana”.
(Ufficio Stampa FIR)