Mentre la CEV cancella la stagione, annullando gli ultimi turni delle coppe europee e decidendo di non assegnare titoli, ed i Campionati del Mondo di Beach vengono rinviati al 2022, il nostro volley continua a dare spettacolo con le proprie “beghe” da paesone. Questa volta lo scontro avviene tra la Lega Pallavolo Serie A Femminile, guidata dal dimissionario Mauro Fabris, ed i procuratori e l’oggetto del contendere è ovviamente l’accordo sulla decurtazione degli stipendi causa Covid-19. Alla rottura da parte dei procuratori ha risposto la Lega con il comunicato che riportiamo sotto.
“La Commissione Congiunta della Lega Pallavolo Serie A Femminile, incaricata della trattativa con i procuratori per affrontare la grave situazione economica generata dalla pandemia COVID-19, composta da Diego Borgna (Cuneo Granda Volley), Carmelo Borruto (Volley Academy Sassuolo), Carla Burato (Unione Volley Montecchio Maggiore), Roberto Catania (Millenium Brescia), Alessandra Fissolo (LPM Pallavolo Mondovì), Piero Garbellotto (Imoco Volley Conegliano) e dal presidente di Lega Mauro Fabris, prende atto della decisione unilaterale e improvvisa assunta dall’Associazione Procuratori Volley (APV) di interrompere e chiudere unilateralmente il confronto in atto. Decisione che giudica in ogni caso incomprensibile alla luce dei positivi passi compiuti negli ultimi incontri e alla vigilia della nuova riunione, concordemente già programmata per domani, venerdì 24 aprile, di fatto ora da loro cancellata.
La Commissione, evitando di inseguire le provocatorie e strumentali polemiche di APV, conferma unicamente che, nei due incontri svoltisi tra le parti, si stava lavorando positivamente. Considerato l’indiscutibile ed enorme danno causato alla Serie A Femminile (almeno 7 milioni di euro di mancati ricavi), si stava lavorando per definire, in maniera condivisa, le tutele di atlete e staff tecnici che tenessero conto del reale rischio che il prossimo anno vi siano meno Club partecipanti ai Campionati di Serie A1 e Serie A2. Non sfuggirà nemmeno ai procuratori, che pur vivono sulle provvigioni pagate dai Club e dai tesserati, che se scompaiono le Società, ovviamente tutto il movimento di vertice delle Serie A ridurrebbe la propria base economica e dunque si ridurrebbero le opportunità per tante persone di continuare a coltivare la propria passione.
La Lega si sta impegnando perché questo non accada. Contenendo i danni oggi per ritornare in campo domani. Attivando ogni azione utile, anche in attesa di capire l’entità dei contributi statali annunciati quale aiuto alle Società sportive.
Ma evidentemente i procuratori non capiscono il futuro difficile che ci aspetta. Preferiscono non trattare, illudendosi così di dimostrarsi capaci agli occhi delle proprie assistite. Attaccando e criminalizzando ingiustamente i Club che sono gli unici soggetti in grado di garantire le risorse economiche, tutte private, che mantengono il movimento.
Senza le Società di Serie A non c’è domani per la pallavolo di vertice. Dopo diventerebbe tutto più difficile, anche per garantire la crescita, il mantenimento delle nostre straordinarie campionesse e delle nostre stesse nazionali.
La Lega Serie A Femminile, a partire dall’Assemblea del 27 aprile, continuerà a ricercare le migliori soluzioni a tutela del futuro delle proprie atlete, degli staff tecnici e dei Campionati, che dovranno essere ripensati, approvando le previste modifiche alle norme di Ammissione ai prossimi tornei e incaricando i migliori professionisti per tutelare, in tutte le sedi, i propri Club”.