La nostra linea editoriale, sin dalle prime vittime in Lodigiana, è stata chiara: basta parlare di calcio. Una scelta forse non condivisibile, sicuramente controcorrente rispetto a quelle dei nostri colleghi, dettata però da una nostra riflessione interna approfondita: parlare di calcio, o di possibile riapertura del campionato, in questo momento, risulta davvero contro la nostra morale.
Certo, il calcio è forse l’unico “mezzo” capace di far scordare, quasi sempre, problemi e preoccupazioni: appunto, quasi sempre, ma non adesso. Parlare di mercato e dei possibili nuovi arrivi nella sessione estiva sarebbe stato facile, le novità non mancano mai: noi però non ce la siamo proprio sentita. Per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere la strada del silenzio, seppur assordante. Scusateci, forse non siamo stati all’altezza del momento, forse avreste preferito ricevere in questi giorni qualche novità sullo sport fiorentino, anche per staccare qualche minuto: non ci siamo riusciti. Le notizie di morte e di sofferenza ci hanno bloccato la mano, che ha smesso da sola di scrivere. Per altro, pensare di poter parlare di calcio sarebbe quantomeno irreale e approssimativo proprio per l’incertezza generale riguardante date, ipotesi e possibili scenari. Non ci riconosciamo nelle notizie di “fantamercato” quindi confermiamo anche in questo caso la nostra linea editoriale.
Se questa pandemia ci ha infatti insegnato qualcosa, è infatti il valore della vita e delle cose, soprattutto di quelle date sempre per scontato. Un po’ per tutti, anche il calcio rientra fra le cose date “troppo spesso per scontate”, e per questo saremo in grado di apprezzarlo ancor di più quando il tutto tornerà alla normalità. L’intervista esclusiva che ci ha gentilmente concesso il Dottor Meattini nel mese di Marzo rappresenta il nostro tentativo di comprendere meglio un argomento complessissimo che da qualche giorno aveva non solo bloccato il mondo dello sport italiano e internazionale ma addirittura coinvolto in prima persona tre giocatori della Fiorentina, Pezzella, Vlahovic e Cutrone.
Parlare di riavvio del campionato però, vedi le ultime dichiarazioni di Lotito e Filippo Inzaghi, ci sembra fuori luogo e a dir poco vergognoso, soprattutto a poche ore del giornaliero bollettino delle vittime, o a pochi giorni dalle terrificanti foto di Bergamo.
Daremo senz’altro come nostra consuetudine spazio ai ricordi, alle notizie ufficiali e soprattutto a quelle più rilevanti riguardo la nuova organizzazione della stagione sportiva 2019/2020, nella speranza di ricominciare, come e meglio di prima. Ma con un’altra consapevolezza.
La redazione di SportFiorentina