In vista della sfida di sabato, senza ombra di dubbio, la notizia più lieta è certamente quella riguardante il rientro fra i convocabili di Gaetano Castrovilli.

Ieri infatti, dopo il giorno di riposo concesso da Iachini post-Juventus, l’interno Viola ha lavorato col gruppo per l’intera seduta d’allenamento. Un messaggio abbastanza eloquente: Castrovilli è di nuovo a disposizione di mister Iachini.

Un ritorno più che pesante, del giocatore che ha dimostrato, anche tramite le assenze, di essere imprescindibile per gli schemi tattici Viola. Se infatti anche altre assenze, una su tutte quella di Ribery, hanno e stanno pesando come macigni, quella di Castrovilli ha dimostrato che senza lui la squadra perde la vera colonna portante: senza di lui, il castello Viola casca.

Castrovilli è insostituibile, perno unico ed indispensabile del centrocampo. Senza di lui la squadra perde l’unico in grado di fare da collante, soprattutto in fase d’impostazione, fra centrocampo ed attacco. La nota più negativa di domenica è infatti rappresentata dalla lontananza fra la mediana e appunto il reparto offensivo, spesso apparsi appunto troppo sconnessi e distaccati. La Fiorentina è sembrata incapace di trovare un modo efficacie per oltrepassare il muro bianconero (la mediana), proprio per l’assenza dell’unico giocatore a centrocampo in grado di saltare l’uomo.

Senza Castrovilli la Viola perde in fantasia, in classe, e soprattutto perde uno dei pochi, e l’unico in mediana, in grado di creare superiorità numerica. Senza di lui la Fiorentina torna ad essere ancor di più prevedibile, vista soprattutto l’assenza di un giocatore in grado di impostare la manovra offensiva dalla trequarti: partono prevalentemente da qui i problemi offensivi evidenziati nel secondo tempo con la Juventus.

Ora però, contro l’Atalanta, Firenze è pronta a riaccogliere a braccia aperte il suo “nuovo” gioiello: Firenze è ai piedi di Gaetano Castrovilli.