Benassi, non considerando ovviamente Castrovilli (in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche con la scorsa gestione tecnica), è la migliore nota positiva dell’appena iniziata “era Iachini”.
Il centrocampista italiano, dopo una miriade di esclusioni con Montella, ha conquistato fin da subito la fiducia di Iachini a suon di ottime prestazioni. Per la Viola si tratta di un recupero fondamentale, nel reparto (il centrocampo) che ha evidenziato più difficoltà nell’arco dell’intera gestione.
Per la Viola di Iachini, questa versione “spumeggiante” di Benassi risulta sempre più importante e sempre più determinante all’interno degli schemi tattici. Uno dei (tanti) problemi dell’era Montella è stato, senza alcun’ombra di dubbio, un’evidente prevedibilità della manovra, che rendeva la squadra spesso inefficace in fase offensiva.
Col “vecchio” centrocampo la Viola vedeva in Castrovilli l’unico in grado di poter impensierire le difese avversarie, mentre Pulgar, avendo caratteristiche e qualità da regista basso, non riusciva ad avere i giusti tempi d’inserimento e di giocata nel ruolo di mezz’ala.
Con questa piccola “rivoluzione” tattica invece, Pulgar è tornato a buoni livelli, riacquistando man mano la fiducia nei propri mezzi tecnici con lo spostamento nel suo ruolo naturale, mentre Benassi, grazie alla sua capacità negli inserimenti, risulta sempre più imprescindibile nello svolgimento della fase offensiva.
Un cambio che ha dato una possibilità in più alla manovra gigliata, ora esageratamente meno prevedibile: il peso di Benassi dalla trequarti in su non è infatti sottovalutabile. Nonostante qualche difetto tecnico, ed alcune giocate ancora troppo approssimative, è impossibile non evidenziare lo straordinario feeling del centrocampista con la porta, divenuto con gli anni quasi da attaccante. I dati (e i gol) dello scorso anno sono infatti fattuali, e anche in questo nuovo anno sta nuovamente dimostrando una spiccata facilità nel centrare lo specchio della porta.
La sua esclusione dal progetto tecnico di Montella (almeno per quanto riguarda i titolarissimi) derivava da una caratteristica, ovviamente negativa, esplicitata dallo stesso centrocampista nell’arco della precedente stagione: spesso infatti risultava avulso dal gioco, lontano dall’epicentro della sfida e poco partecipe alla manovra. Un difetto che, almeno in queste ultime uscite, sembra stia man mano andando a scomparire.
Inserimento e spiccata facilità nel centrare lo specchio: come abbiamo già anticipato, sono queste le sue migliori qualità. Un dato emerso dalle ultime partite è di fatto abbastanza eloquente: col Napoli, tutti i tiri cercati dal centrocampista sono terminati nello specchio della porta, obbligando così il portiere all’intervento. Un dato che evidenza con forza l’importanza di Benassi all’interno della manovra: la Viola ha finalmente ritrovato la sua mezz’ala per eccellenza.