Iachini, nelle varie ed eterogenee esperienze maturate nel corso della sua carriera, ha ampiamente dimostrato di non avere un modulo predefinito, ma di avere comunque bisogno di determinate tipologie di calciatori all’interno della propria rosa.

In questo momento, una mancanza evidente sembra quella di un centrocampista fisicamente pronto, in grado di coniugare forza e un buon bilanciamento tattico in entrambe le fasi di gioco. Il centrocampo Viola appare infatti troppo “leggero”, e non in linea quindi alla filosofia di gioco di mister Iachini. Ecco perché, negli ultimi giorni, continuano a rimbalzare le voci riguardanti Alfred Duncan.

Duncan è attualmente in forza al Sassuolo, e nonostante non stia attraversando un bel periodo, sembra essere il centrocampista perfetto per Iachini. Il centrocampista ghanese deve infatti molto al nuovo mister gigliato, allenatore che lo ha portato alla definitiva esplosione: la stagione 2017/18 rappresenta infatti, con pochissimi dubbi, la stagione dell’esplosione definitiva di Duncan. In quell’anno infatti, il centrocampista è riuscito a raggiungere la maturazione definitiva delle sue caratteristiche, portandole finalmente ad essere affini al campionato italiano. Maturazione che ha poi reso i migliori frutti nella stagione successiva, col centrocampista ghanese vero protagonista dell’eccellente stagione neroverde: 4 gol, 4 assist e soprattutto una continuità di rendimento davvero unica.

Lo scorso anno infatti è stata infatti la costanza nelle prestazioni a renderlo imprescindibile nei piani tattici di mister De Zerbi, che ha trovato in lui l’uomo in più su cui fare sicuro affidamento. Una costanza trovata in entrambi le fasi di gioco, col centrocampista in grado di dare una mano importante alla difesa e allo stesso tempo pronto a trovare le giuste alchimie anche in proiezione offensiva.

L’equilibrio raggiunto nella scorsa stagione sembra però essersi frantumato negli ultimi mesi, col ghanese sempre più relegato ad un ruolo da comprimario. De Zerbi infatti, soprattutto con l’arrivo di Traorè dall’Empoli, ha rivisto le sue gerarchie in mediana, e le ha in parte rivoluzionate. Per Duncan, ad oggi, 13 presenze in campionato condite da cinque assist. Dal 1′, però, è partito solo in nove occasioni, restando in panchina per tutti i novanta minuti con Torino, Parma, Bologna, Cagliari e Milan. Già cinque partite passate interamente a guardare i compagni dunque, quando nella passata stagione – in totale – furono solo tre. Insomma, Traorè, Obiang e Locatelli al momento gli sono davanti nelle gerarchie di De Zerbi, motivo per cui Duncan potrebbe decidere di cambiare aria.

Una situazione che la Fiorentina non deve assolutamente farsi scappare, con l’intento di far forza sulla volontà del giocatore, fortemente intenzionato a provare nuove esperienze. In questa Viola poi, riuscirebbe a coniugarsi nel migliore dei modi con gli altri componenti della mediana: con Badelj che attualmente non entusiasma Iachini, in un eventuale 3-5-2 Pulgar ricoprirebbe il suo naturale ruolo di regista basso, mentre nel ruolo di interni agirebbero Castrovilli e lo stesso Duncan. Anche nell’interessante ipotesi di avanzamento sulla trequarti di Castrovilli, Duncan riuscirebbe a trovare un interessante chiave tattica, formando con Pulgar una mediana fisica e polivalente.

Il problema più complesso nella trattativa, al momento, riguarda la valutazione del centrocampista da parte del Sassuolo: almeno 17 milioni. Una cifra importante, che la Fiorentina, visti i pochi minuti disputati dal ghanese in questa stagione, non è disposta a spendere. Le due parti potrebbero però trovare la soluzione nel prestito, con eventuale diritto di riscatto fissato ad una cifra attorno ai 20 milioni.