Le voci di mercato si fanno sempre più insistenti: Kalinic è ad un passo dal ritorno in maglia Viola. Col suo arrivo, sarebbe necessario quindi un addio nel reparto offensivo, o forse un più plausibile “arrivederci”: si profilerebbe infatti un prestito semestrale per Pedro, in modo da fargli riprendere finalmente contatto col campo, dopo tanta panchina impostagli da Montella.

 

Una possibile scelta che lascia però enormi perplessità. Partiamo dal caso Pedro: il brasiliano, in caso di arrivo del croato, sarebbe “fatto fuori” dalla rosa senza neanche una misera chances dal primo minuto: certo, Montella lo vede tutti i giorni e sa bene cosa aspettarsi dai suoi uomini, ma dopo un rodaggio durato vari mesi l’attaccante meriterebbe almeno qualche possibilità dal primo minuto, e non solo micro-spezzoni a fine partita. Se gli allenamenti infatti performano i calciatori, sono le gare ufficiali ad evidenziare la loro stoffa.

 

Passiamo poi a Kalinic. Partiamo dal suo addio, un addio piuttosto burrascoso, con determinati comportamenti da censurare assolutamente. Diciamolo con chiarezza: Kalinic non ha lasciato Firenze nel migliore dei modi, ma ha anzi dimostrato ampiamente di non provare nessun tipo di attaccamento verso i colori Viola e verso il pubblico gigliato. Non è però solo questo il motivo per cui un suo ritorno sarebbe errato.

 

Certo, la sua esperienza potrebbe essere una pedina importante in una Fiorentina evidentemente inesperta, ma stiamo comunque parlando di un giocatore che, dati alla mano, non gioca con continuità ormai da anni: dopo l’orripilante stagione col Milan infatti, l’attaccante croato ha fatto panchina prima con l’Atletico, subentrando solo in determinate occasioni, e risulta sempre più ai margini della Roma di Fonseca nella stagione attuale. Una situazione non semplice, in cui l’attaccante, nel caso di ritorno a Firenze, avrebbe assoluto bisogno di un nuovo periodo di rodaggio, per ritrovare il feeling col campo e col gol: Kalinic, negli ultimi 2 anni e mezzo, ha siglato soltanto 10 reti…

 

Oltre a questo, come ultimo punto della nostra tesi, ci sentiamo anche di sbilanciarsi: basta con le “minestrine” riscaldate. Diciamo infatti che Montella non sta brillando nella sua seconda avventura Viola, mentre Badelj rappresenta l’anello debole (assieme a Pulgar) di un centrocampo piuttosto imbarazzante.

 

La situazione, secondo il nostro modesto parere, è la seguente: o in questo mercato la dirigenza tenterà degli acquisti realmente mirati, mirando appunto su giocatori immediatamente pronti e di livello medio-alto (Kalinic dopo quasi 2 anni di “inattività” avrebbe bisogno di una fase di rodaggio) oppure la scelta migliore sarebbe quella di aumentare esponenzialmente il minutaggio di Pedro, provandolo magari in coppia con Vlahovic, per testare finalmente le sue capacità.