Il ritorno da titolare per Benassi è stato semplicemente da sogno. Una doppietta stupenda, con due gol non proprio elementari che hanno spianato la strada alla Viola per il raggiungimento degli ottavi di finale.

Due gol importanti, capaci di evidenziare nuovamente il suo straordinario feeling col gol. Un feeling e un senso del gol unico, da tenere sempre sotto considerazione, proprio perché, fino ad ora, questa Fiorentina ha dimostrato una difficoltà enorme nel trovare la rete.

Ecco che quindi un giocatore da ben 9 gol stagionali (dati 2018/19) non può rappresentare soltanto un “panchinaro di lusso”: il Benassi di ieri, viste le qualità espresse, ma soprattutto la voglia e la determinazione messe in campo, merita assolutamente più spazio.

Le qualità tecniche di Badelj non hanno sempre entusiasmato, diciamolo pure con sincerità. Partiamo da un presupposto: con le prestazioni ad inizio stagione del trio titolare (Badelj-Castrovilli-Pulgar) è stata assolutamente giusta la scelta di Montella di rilegare la mezz’ala italiana ad un ruolo di riserva, proprio perché, almeno inizialmente, il trio aveva evidenziato caratteristiche perfettamente assimilabili, in grado di donare equilibrio ma allo stesso tempo imprevedibilità alla squadra: insomma, nella primissima parte di campionato la mediana era forse il reparto che dava più garanzie all’allenatore, ed era giusto quindi attribuire un ruolo da gregario a Benassi.

Lungi dal sottoscritto quindi attribuire colpe a Montella sotto questo particolare punto di vista.

Ora però, anche e soprattutto dopo questa prestazione, Benassi merita più spazio. Merita più spazio perché i titolari, dopo un buon inizio, sono caduti in un circolo vizioso negativo che ha quasi dell’incredibile (con l’unica esclusione di Castrovilli): Badelj è totalmente fuori condizione, mentre Pulgar è ancora alla continua ricerca di sé stesso.

La variante tattica più interessante è senza ombra di dubbio l’inserimento di Benassi nel suo classico ruolo di mezz’ala a destra, reinserendo così Pulgar nel suo ruolo naturale: il regista basso. Questa disposizione tattica potrebbe giovare enormemente a questa Fiorentina, e anche se il primo tentativo non è andato a buon fine, vale la pena riproporlo: solo il test di Reggio Emilia non può essere sufficiente per bocciare definitivamente tale ipotesi.

Con questa tattica Pulgar potrebbe ritrovare finalmente sé stesso, dopo un mese davvero complicato, ripartendo dalla posizione a lui cara e da richieste tecnico-tattiche finalmente affini alle sue qualità. Infine Benassi che, nonostante a volte risulti fuori dal gioco, può garantire una quantità di gol da non poter scartare, soprattutto in questa condizione.