Le Pagelle:
Dragowski: 6 Non può molto sul gol. Non compie nessun altro intervento, se non un brutto errore in disimpegno palla al piede. Tiene in piedi la baracca su Babacar.
Milenkovic: 5 Al 4’ ci prova con un buon tiro dal limite, respinto però prontamente da Gabriel. È fuori posizione sul gol del vantaggio leccese.
Ceccherini: 5.5 Disputa una partita sufficiente, almeno fino alla clamorosa sciocchezza che ha regalato l’enorme opportunità per Babacar.
Caceres: 6 Qualche piccola sbavatura, ma non errori troppo evidenti.
Lirola: 5.5 Inizia con un piglio più propositivo del solito, cercando e trovando finalmente il fondo. Al 10’ trova un tiro-cross da dentro l’area molto insidioso, che termina però sul fondo senza incontrare il tap-in di Vlahovic per questioni di centimetri. Trova un altro traversone rasoterra alla fine del primo quarto d’ora del match: Vlahovic non riesce però a girare la palla in rete. A fine primo tempo trova anche un interessante traversone per Dalbert. Qualche buon spunto, ma un’imprecisione costante: manca la lucidità.(55’ Ghezzal: 4 Il suo biglietto da visita è un cross vergognoso da posizione estremamente invitante, un errore da promozione).
Pulgar: 5 Dov’è finito il Pulgar di inizio stagione? Nelle prime giornate di campionato era colui che, a livello europeo, aveva collezionato più passaggi chiave. I dati, dopo le prime giornate, si sono completamente fermati. Offensivamente è praticamente nullo: pochissimi inserimenti, poche idee, mai un guizzo determinante.
Badelj: 4 Insignificante. Inutile. Inconcludente. Assente in fase d’impostazione, continua a svolgere il solito compitino elementare, senza mai assumersi un minimo di rischio. Praticamente 0 verticalizzazioni nell’arco della sfida, ma solo passaggi semplici ed orizzontali a pochi metri. Oltre a questo rallenta enormemente il gioco, dando sempre il tempo alla squadra avversaria di sistemarsi. (72’ Pedro: S.V. Meriterebbe la sufficienza per il semplice fatto di essere l’unico ad avere il coraggio di tentare il tiro, invece di fare inutili appoggi).
Castrovilli: 5.5 La Viola, soprattutto dopo l’uscita di Ribery, è completamente sulle sue spalle. Lui non incappa in una delle sue giornate più brillanti, ma ciò che risulta più evidente è la sua difficoltà nel trovare appoggi, scambi o semplici fraseggi col resto del centrocampo. Come Ribery nel primo tempo, è costretto a provarci con azioni solitarie: la Viola non ha un gioco, non ha un’identità. Predicare nel deserto è complicato.
Dalbert: 5.5 Si conferma instancabile, sempre pronto infatti a svolgere con determinazione entrambe le fasi di gioco. È però spesso troppo impreciso, soprattutto dal fondo: difficilmente i suoi traversini infatti trovano qualcuno in mezzo. A pochi minuti dal concludersi del primo tempo sfiora il gol di testa, ma la sfera esce fuori per questioni di centimetri. Ad inizio secondo tempo trova un grandissimo cross per Vlahovic. Ottimo anche l’assist per Vlahovic al 70’, sprecato però da quest’ultimo con una conclusione alle stelle.
Ribery: 6 Ci mette il cuore e la solita grinta, senza però ricevere il giusto sostegno. Lui è così spesso costretto a cercare difficili (e quasi impossibili) giocate solitarie, quasi sempre arginate dal Lecce col raddoppio in marcatura. (46’ Boateng: 5 Fa qualche sponda, grazie ad un fisico ancora possente. Per il resto esplicita nuovamente di non essere più in grado di giocare a determinati livelli).
Vlahovic: 5 Ha sue buone opportunità pronti-via: prima non riesce a deviare un tiro-cross di Lirola, ma trovare il contatto col pallone era estremamente complicato, poco dopo poi non riesce a girare un traversone estremamente interessante sempre dello spagnolo. Al 52’ colpisce di testa a botta sicura, colpendo però troppo centralmente: con un miracolo Gabriel salva il Lecce. Due soli minuti più tardi ci prova con un bel diagonale dal limite, che trova però una nuova straordinaria risposta di Gabriel. Al 70’ ha un’occasione enorme per trovare il pari, ma da ottima posizione spara clamorosamente alto. Nel complesso si muove bene, ha buone intuizioni e buone idee: ma il centravanti, in fin dei conti, è da valutare sulle realizzazioni, e Vlahovic stasera ha fallito qualche opportunità di troppo.
All. Montella: 3 La Fiorentina gioca un calcio completamente difensivo, con ben 5 difensori in campo, eppure continua a prendere almeno un gol ogni partita. Insistere con questo modulo contro il Lecce è davvero incomprensibile. La squadra si conferma per l’ennesima volta prevedibile, lenta, impacciata, senza alcuna identità di gioco. Dopo questa prestazione, l’esonero sembra obbligatorio.