Rotolare sull’asfalto di Assen e pensare in un istante che quella non è più una prospettiva accettabile dalla quale guardare la propria carriera, convincersi di non essere fatto per certe battaglie e non riuscire più a spostare il proprio pensiero da certe martellanti considerazioni. Jorge Lorenzo voleva di più da questa fase della sua carriera e quando le problematiche e le mortificazioni sono state quasi soffocanti è arrivata la domanda che ha costretto Lorenzo a fermarsi un attimo a riflettere su ciò che veramente voleva per sé stesso. Pensare al presente per non rovinare il futuro e non veder cancellato il passato.
Nella conferenza stampa di Valencia l’analisi del Martillo è lucida e tagliente quasi a ricalcare lo stile di guida del Fenomeno spagnolo: non puoi correre su un circuito a 300 all’ora e chiederti “Jorge ma ne vale davvero la pena?”, se accade allora significa che qualcosa non va, che qualcosa sta cambiando o è giù cambiato.
E’ sereno Lorenzo, triste ma finalmente libero, anzi liberato da un peso che negli ultimi mesi hanno messo il carico da undici su quei problemi di feeling con la moto che di per sé erano già abbastanza complicati da risolvere. “Ho aspettato i gp in Asia, volevo vedere se riuscivo a ritrovare le motivazioni giuste e il feeling con la moto. Ma questo non è avvenuto. Dopo quel weekend la salita è diventata troppo alta, non ho più trovato la motivazione e la pazienza giusta per riuscire a scalare questa montagna….”
Non ha più voglia di fare né l'”equilibrista” né lo “scalatore” Jorge. Rimane un pilota, un Campione del Mondo, un fuoriclasse che si lascia almeno un 1% di possibilità di cambiare idea ma per come si è fatto conoscere in questi anni, un passo indietro è presso che improbabile. Vuole riprendere in mano la sua vita Jorge e lo fa vedendo le cose con estrema chiarezza, mettendo un punto difficile ma a suo parere necessario. O c’è la possibilità di vincere, di essere competitivo o niente. La vita non finisce con le corse, anzi con questa decisione probabilmente Lorenzo conta di dare alla sua carriera, al suo futuro e alla sua ambizione nuova linfa e nuove opportunità. In passato, uno come lui, difficilmente si è sbagliato.