Nella sfida contro il Parma, nonostante un risultato sicuramente non esaltante, la Viola ha trovato un altro motivo, estremamente valido, per sorridere: Luca Ranieri.
Il difensore spezzino infatti, partito titolare per le pesanti assenze di Caceres e Pezzella, ha convinto tutti, anche i più scettici. Una prestazione maiuscola, autorevole e di personalità, in un momento assolutamente non semplice.
Un compito infatti, non da tutti: sostituire il capitano, guida tecnica e soprattutto mentale della squadra. Lui però è riuscito a superare magistralmente tutte le difficoltà legate a tale arduo compito, annullando quasi completamente Kulusevsi, una delle più belle ed interessanti promesse del campionato. Una prestazione davvero interessante, come evidenziato anche da Montella nel post-partita.
Oltre alla difficoltà intrisa nella sfida, con un attacco avversario davvero veloce, tecnico ed imprevedibile, Ranieri è riuscito con classe ad aggirare anche le difficoltà del ruolo assegnatogli da mister Montella, col difensore spezzino impegnato in un ruolo non propriamente suo. Ranieri nasce infatti da terzino sinistro, con svariate esperienze anche come esterno di centrocampo: l’esperienza di Foggia dell’anno scorso lo ha però migliorato molto, soprattutto sotto l’aspetto tattico, e lo ha reso sempre più completo e duttile.
Nella scorsa stagione, col Foggia di mister Grassadonia, ha disputato maggior parte del campionato nel ruolo di centrale di sinistra nella collaudata difesa a 3, in modo da sfruttare anche le sue buone qualità tecniche. Nello scorso campionato quindi, Ranieri ha giocato spesso fuori dalla sua “confort zone”, ma questo non è stato assolutamente un fattore negativo: tale esperienza lo ha reso infatti, nel corso di una sola stagione, un vero e proprio jolly difensivo. In particolare, delle 29 presenze totalizzate in B col Foggia, ben 21 lo hanno visto nel ruolo di centrale, e “sole” 8 nel ruolo di terzino o esterno di centrocampo.
Qualità da terzino/esterno che non sono assolutamente scomparse dalle caratteristiche del giovane difensore, e che anzi impreziosiscono il suo valore. Infatti, anche nel ruolo di centrale, è riuscito ad evidenziare i suoi interessanti attributi tecnici, non disdegnando mai in fase d’impostazione di gioco, e rendendosi anche protagonista di una stupenda avanzata palla al piede sulla sinistra, con conseguente cross per Boateng, poi sprecato malamente da quest’ultimo.
Dopo Castrovilli, e in parte Sottil, un’altra ottima sorpresa: da domenica, la Viola ha il suo jolly difensivo.