Le Pagelle:
Dragowski: 6 Sul gol di Boga non può assolutamente nulla. Salva con un miracolo nel finale sempre su Boga, ma il gioco era fermo.
Dalbert: 6 Fenomenale al 4’, quando recupera magistralmente palla sulla trequarti, e trova il servizio perfetto per l’inserimento di Boateng, che colpisce però il palo. Corre, dà il cuore, pur sbagliando qualcosa. Rimane però un giocatore su cui far sicuro affidamento.
Milenkovic: 6 Malissimo sul gol di Boga, dove lascia eccessivo spazio all’attaccante avversario, che lo salta agevolmente. Per il resto non commette errori, ed anzi rimedia col gol che decide il match.
Pezzella: 6.5 Ormai una certezza. Al 42’ viene però ammonito, ed essendo diffidato salterà la sfida col Parma.
Venuti: 6.5 Gioca fuori ruolo, ma riesce comunque a cavarsela. Montella decide poi di spostarlo a destra, sua fascia d’appartenenza, e dopo pochi minuti regala l’assist per il gol di Castrovilli. Mezzo punto in meno per l’errore in marcatura su Marlon nel finale, che poteva costare i 3 punti alla Fiorentina.
Castrovilli: 9 L’unico degno di nota. L’unico a crederci sempre, in ogni momento. È l’anima della squadra, come sempre. Corre, lotta, inventa, tutto questo però senza la giusta collaborazione dei compagni: così è dura, anche per un talento come lui. Il gol del pareggio è suo, un grandioso stacco di testa su stupendo assist di Venuti. Anche il gol del sorpasso porta la sua controfirma: un assist geniale per il tap-in facile facile di Milenkovic.
Pulgar: 5 Nella sua prima prova da regista, delude le aspettative. Anche lui risulta praticamente impalpabile in fase d’impostazione. Nel ruolo di metronomo di centrocampo non dà l’apporto richiesto: il centrocampo non gira coi giusti meccanismi.
Benassi: 5 Trova un grandissimo gol al 39’, poi annullato per presunto fuorigioco precedente di Pulgar. Non riesce ad incidere nel match: poche giocate degne di nota, e qualche errore tecnico di troppo. Nel suo ritorno da titolare, ha deluso.
Chiesa: 5 Parte male, bucando malamente l’ottimo cross di Benassi. Segue questa falsariga per tutto il primo tempo, offrendo una prestazione a dir poco opaca. Nel secondo tempo soffre ancora, tranne qualche sprazzo interessante qua e là: troppo poco.
Boateng: 5 Ottimo movimento al 4’, ma la sua deviazione ravvicinata colpisce clamorosamente il palo. Ci riprova al 35’, ma il tiro da posizione defilata attraversa tutta l’area piccola e termina sul fondo. Ha le occasioni più ghiotte della prima frazione di gioco, pur dimostrandosi però avulso dal gioco, e soprattutto in continua difficoltà. Lento nei movimenti, impacciato, mai in grado di velocizzare la manovra. (75’ Vlahovic: 7 Entra e regala subito un piglio più fresco e irriverente alla squadra. Buono l’appoggio per Castrovilli all’85’).
Sottil: 4.5 Parte molto male, prima fallendo una buona opportunità con un tiro debole e centrale, con Chiesa e Boateng meglio posizionati nel cuore dell’area, e poi con diversi cross dal fondo mal indirizzati. Sbaglia davvero molto, influenzato negativamente dal fatto di essere, nuovamente, completamente fuori ruolo. (61’ Ghezzal: 4.5 Impalpabile).
All. Montella: 5 Sorprende nuovamente tutti, niente cambio di modulo: Venuti a sinistra, e ancora Sottil quinto di centrocampo. Per confermare tale modulo, dispone in campo 2 giocatori fuori ruolo: Venuti, e soprattutto Sottil, non adatto però a svolgere i compiti affidatogli da tale posizione. Sottil nuovamente esterno è un suicidio pre-annunciato: semplicemente ingiustificabile. La scelta tattica del 3-5-2 è semplicemente inadatta ad una partita del genere, con un avversario pronto ad attendere con calma e a difendere anche il pareggio. Un modulo che lascia spazio solo alle individualità: il problema è che, in questa Viola, oltre a Castrovilli c’è davvero poco. Ad evidenziare tutto ciò, il cambiamento radicale arrivato col cambio del modulo, e con lo spostamento di Venuti a destra, nel suo ruolo e nella sua posizione naturale. Col 4-3-3 la Fiorentina cambia faccia, e diventa finalmente meno prevedibile, come dimostrano i gol di Castrovilli e Milenkovic.