Pulgar, senza ombra di dubbio, rappresenta (stando alle prestazioni e alle statistiche) uno dei migliori colpi compiuti da Pradè nell’ultima sessione di mercato. Un affare a lungo inseguito, col matrimonio fra la Fiorentina e lo stesso cileno che da ormai diverse sessioni di calciomercato sembrava vicinissimo, ma che poi non arrivava mai.

Quest’estate però, dopo anni di corteggiamento, il centrocampista cileno ha raggiunto Firenze, esplicitando sin da subito i motivi per cui sia Pradè che Corvino hanno sempre desiderato la sua acquisizione. Pulgar ha dimostrato ampiamente di essere un centrocampista completo, in grado di svolgere alla perfezione entrambe le fasi di gioco: una qualità praticamente unica, che lo rende di conseguenza unico ed insostituibile per Vincenzo Montella.

Ad inizio campionato però, i dubbi sul suo inserimento nella formazione titolare erano molti, soprattutto per la sospetta incompatibilità con Badelj. Lui è però riuscito a calarsi perfettamente nel ruolo di mezz’ala, interpretando tale ruolo in un modo personale ed estremamente interessante: decisivo in fase di rottura, straordinario in fase d’impostazione di gioco.

Pulgar rappresenta il centrocampista ideale, in grado di ricoprire qualsiasi ruolo nella mediana, e tutti ottenendo risultati egregi: i dati parlano chiaro.

Pulgar ha, in media, realizzato 3.5 passaggi chiavi a partita (ogni 90’), risultando così il migliore della Serie A in questa speciale classifica. Dati che evidenziano perfettamente il lavoro straordinario svolto da Pulgar, ma da non sottovalutare anche quello svolto da mister Montella, in grado di trovargli immediatamente la veste giusta e adatta alle sue qualità e caratteristiche.

Come se non bastasse, Pulgar risulta essere, dai dati raccolti dall’autorevole whoscored.com, anche il quinto miglior giocatore della Serie A per quanto concerne la media di contrasti vinti a partita, dopo Allan, Bisoli, Baselli e Calabria.

Dati semplicemente eccezionali, che racchiudono al meglio lo straordinario inizio di stagione del cileno: Montella, come nella sua prima avventura a Firenze, ritrova la forza della sua rosa in un centrocampo unico, composto dal perfetto mix di classe, grinta e determinazione.

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani.