ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Djimsiti, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata. Allenatore: Gasperini
FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson; Chiesa, Muriel, Mirallas. Allenatore: Montella
Reti: 3′ Muriel (F), 14′ rig. Ilicic (A), 72′ Lafont (aut)
Bergamo – La partita dei rimpianti. Inizio straripante dei viola subito in vantaggio con una verticalizzazione per Muriel, il colombiano realizza da attaccante vero. Sono passati cinque minuti e la Fiorentina è virtualmente qualificata; passano due minuti e Chiesa sfiora il raddoppio. L’attaccante della Nazionale non si fa condizionare dai fischi ingenerosi del pubblico di fede bergamasca. Al 13′ Veretout si fa 60 metri di campo e si trova solo davanti a Gollini, il francese sbaglia clamorosamente il meritato raddoppio.
Un minuto dopo, Gomez, simula in area di rigore su un’entrata ingenua di Ceccherini, Calvarese concede il rigore. La Var non lo nega, forse per premiare un tuffo degno della miglior Cagnotto: Ilicic non sbaglia.
Doccia fredda per la Fiorentina che abbassa il baricentro di 20 metri, male Benassi e Veretout, malissimo Gerson incapace di saltare l’uomo, incapace di fare una verticalizzazione, un giocatore inutile.
Nel secondo tempo la Fiorentina sbaglia ancora un altro gol fatto con Benassi, straordinario Gollini.
L’Atalanta ha più gamba e preme, Gomez tira da fuori area e Lafont pasticcia col pallone e la mette nella propria porta. Errore incredibile. Passaggio del turno regalato ai bergamaschi che vanno in Europa e a Roma in finale. Meritatamente, visto gli errori tecnici.
Stagione finita, i sogni sono rimangono nel cassetto. Per migliorare questa Fiorentina c’è bisogno di qualità in tutti i settori del campo. Chiesa, Muriel e Pezzella probabilmente Milenkovic gli unici insostituibili. In crescita Mirallas.
Photo by @ Andrea Martini