Durante un’intervista a Emiliano Mondonico, l’ex tecnico di Fiorentina e Atalanta mi sorprese con una considerazione decisamente attuale. “Non mi piacciono molto i sensazionalismi, la retorica. Però posso dirti che non è vero che è lo 0-0 il risultato dove una squadra è chiamata a decidere chi essere: sullo 0-0 puoi decidere cosa fare. Quando sei sotto decidi chi essere: puoi essere quello che subisce e indietreggia o quello che lotta. Nella mia carriera gli avversari che mi facevano più paura non erano quelli che sapevo essere più forti, ma erano quelli contro cui stavo vincendo e non vedevo retrocedere nemmeno di un centimetro….”
La Fiorentina nella gara di andata, dopo il goal di Pasalic, ha deciso di provare a far paura così all’Atalanta. Chiesa è un giocatore per cui aver terminato gli aggettivi è una gioia. Gasperini arranca nel tentativo di trovarne di nuovi che non gli appartengono, ma quando devi decidere “chi essere” a volte sei costretto anche a scegliere la parte di colui che non risponde a certe provocazioni.
Salvo clamorose goalede la Fiorentina domani ha un solo risultato utile: vincere. Andare in casa dell’Atalanta a difendersi comunque non fa parte di questo gruppo, anzi tutte le volte che la Fiorentina ha fatto calcoli, che ha provato a gestire e congelare un risultato ha innescato reazioni incontrollate e pericolose. In questa lunga attesa sono cambiate tantissime cose, l’allenatore la più clamorosa. Abbiamo pensato un po’ ogni giorno a questa partita, anzi nel mite squallore delle ultime domeniche pensare alla gara di Bergamo è stato praticamente l’unico stimolo a non pensare fosse tutto da buttare. Sarà determinante portare sempre con noi quello spirito e quel coraggio da fuoriclasse che abbiamo visto negli occhi della Fiorentina sotto di due goal!.