Aver fede. Si dice che gli uomini spesso sentano il bisogno di aver fede ma di riuscire a credere davvero solo di fronte a qualcosa di concreto.Succede poi che se abbiamo di fronte una verità che va oltre ogni ragionevole dubbio ci spaventiamo, volgiamo gli occhi altrove e speriamo nell’imprevedibile. Torniamo a sperare, a voler avere fede.
A Montella per aver fede serviva un’idea. Un progetto ragionevole da condividere con i suoi uomini. “Dieci giorni sono pochissimi” avrà pensato Montella, ci vuole fede per pensare di poter cambiare le cose in 10 giorni…. In questo caso la verità assoluta però è rappresentata dalla scelta del rimaner fermi: non cambiare nulla per non distruggere nuovamente gli equilibri, traghettare fino alla fine e ricominciare a Giugno. Scelta razionale con conseguenze devastanti. Se provare a cambiare l’idea del calcio della Fiorentina è un atto di fede, non farlo equivarrebbe alla resa. Non ci si arrende per poi cercare di fare la rivoluzione. Giancarlo De Sisti ha insegnato a Firenze a non farlo. La Fiorentina lo deve a sé stessa.
Succede così che una Fiorentina “malata” arriva all’Allianz Stadium, respira profondamente e dimostra che in questi pochi giorni di lavoro con il nuovo tecnico ha ritrovato un sistema in cui aver fede. E un grandissimo Fede. Serve sempre il carisma per sostenere un cambiamento: Federico Chiesa ne ha da vendere. I bianconeri hanno la certezza ormai che vinceranno il Campionato ma l’obbligo di vincerlo adesso: due delusioni in 4 giorni non sono contemplate quando “vincere è l’unica cosa che conta”. E Allegri schiera la formazione migliore….
La Fiorentina della prima frazione manifesta forte e chiara la sua ritrovata ispirazione: ha la luce negli occhi e nelle gambe. Certo non ha fortuna. E nemmeno cinismo. Uscire sconfitti da una partita come questa, giocata con lo spirito di chi non solo vuole cambiare le cose ma di chi ci sta riuscendo, è una grande delusione, veder festeggiare la Juventus davanti ai nostri occhi è uno smacco… ma vincere forse avrebbe rappresentato una pericolosa illusione per la squadra e per l’ambiente. Aver fede è anche questo, saper trovare risposte nelle delusioni. Prepararsi a ciò per cui si è lavorato.
A Bergamo tutto è possibile. Questo dobbiamo ricordacelo ogni minuto.
Photo by @ Andrea Martini