Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Dzemaili, Pulgar; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. A disposizione: Da Costa, Corbo, Paz, Calabresi, Donsah, Nagy, Valencia, Svanberg, Krejci, Edera, Falcinelli, Santander. Allenatore: Sinisa Mihajlovic
ARBITRO: Giacomelli di Trieste
Firenze – Vince la mediocrità. La Fiorentina di Montella non poteva cambiare subito passo sia chiaro, Harry Potter vive solo Hogwarts. Da evidenziare un tentativo di possesso palla con un 3-5-2 più tecnico con Dabò a far da muro, ma in tutto il primo si sono viste solo due conclusioni: un possesso palla sterile. Chiesa molto lontano dalla porta con questo modulo non è stato pungente, Simeone impalpabile e Muriel nella prima parte si è visto solo con un tiro al 50′ di poco fuori e al 65′ con un tiro in diagonale ben parato da Skorupski.
Il colombiano gioca meglio quando deve dialogare in velocità con Mirallas (subentrato nella ripresa al cholito) e Chiesa. A centrocampo molti passaggi in orizzontale, poche verticalizzazioni, con Veretout che mette più quantità che qualità; Gerson per le statistiche è sempre in campo, ma è evanescente come un geyser. Il Bologna venuto a Firenze per il punto, si è concesso otto uomini dietro alla linea della palla con il solo Palacio a cercare fortuna. Il risultato è stato un match da alta Serie C, non adatto agli amanti del calcio.
Al 79′ ancora Muriel prova un tiro cross, palla che colpisce il palo a Skorupski battuto. La Fiorentina si è svegliata dal letargo negli ultimi 10 minuti e ha pressato molto alto, la palla è stata spesso in area ma nessuno l’ha buttata dentro; e su un appoggio sbagliato della difesa viola, Santander per poco non sigla il gol del vantaggio. Piove su questa Fiorentina abbandonata anche dai suoi tifosi (o buona parte) per 45′ per protestare contro la proprietà. Per superare il turno di Coppa servirà un miracolo.
Photo by @ Andrea Martini