Oggi è arrivata l’ottava sconfitta del campionato, che porta a sette il numero di partite al Franchi consecutive senza vittoria: l’ultima risale addirittura al 16 dicembre.
Un’involuzione imbarazzante, un finale di stagione da horror, con una media-punti da retrocessione: nelle ultime sette gare infatti, sono arrivate 3 sconfitte e 4 pareggi. Il Bologna di Mihajlovic ad esempio, terzultimo in classifica e in piena lotta retrocessione, ha raccolto nelle ultime sette giornate più del doppio dei punti, una situazione a dir poco vergognosa.
Dopo il susseguirsi di prestazioni al limite del ridicolo però, non è arrivata la svolta, il cambio radicale tanto richiesto dai tifosi: anche per dare un senso a questo inutile finale di campionato. Anche oggi infatti, seppur il risultato fosse in realtà inutile, Pioli ha deciso di non puntare sui giovani, affidandosi invece ai soliti noti. Per Vlahovic solo 10’, 0 invece per Montiel. Poteva essere la chance giusta per loro, visto l’avversario sicuramente non proibitivo, ma soprattutto la voglia dei due giovani talenti di mostrare a tutti il loro talento, dopo la grandiosa vittoria nella finale d’andata di Coppa Italia con la primavera.
Gerson, anche oggi, ha deluso: un’altra partita incolore. Nessuna invenzione, nessun’idea diversa dal semplice passaggio orizzontale a pochi metri, mai una verticalizzazione degna di nota. Difficile spiegare il motivo per cui Pioli insista su di lui da inizio stagione. Lui doveva e dovrebbe essere la fonte di gioco in fase offensiva, ma così non è mai stato: se Veretout è impiegato nel ruolo di vertice basso, e Benassi ha come compito principale quello di inserirsi in area, chi dovrebbe inventare gioco se non il brasiliano?
Pioli ha sbagliato tutto, di nuovo. La squadra ha giocato per 60’ con soli cross dalla trequarti, per la precisione ben 23 solo nella prima frazione. Un valore enorme, considerando soprattutto che la Viola ha giocato tutto il primo tempo senza centravanti: di conseguenza la maggior parte dei traversoni sono stati facile preda della difesa ciociara. Da capire se ciò è scaturito da una scelta tattica infelice, oppure da una situazione di gioco dovuta dal caso…
Al 60’ il tecnico parmigiano decide di stravolgere la squadra, sbagliando però di nuovo. La Viola infatti, con la sostituzione di Benassi e Gerson per Simeone e Dabo, perde un centrocampista, trovandosi così in una situazione di inferiorità numerica sulla mediana. Ciò permette lo sviluppo sostanziale del centrocampo ciociaro, che col passare dei minuti sovrastata completamente quello Viola.
Il calcio insegna: è superfluo avere un attacco composto da classe e talento, se il centrocampo non è in grado di rifornirlo. Dabo come può essere utile in proiezione offensiva? Veretout così distante dalla porta cosa può apportare in fase offensiva?
Tutto è stato sbagliato, di nuovo. L’appello rimane lo stesso: Basta con questo spettacolo osceno!