Solitamente per i grandi giocatori della storia della nostra squadra del cuore c’è sempre una “fotografia” capace di rappresentare a pieno la grandezza di un momento, un goal una partita, un’esultanza che lo consegna di fatto non solo alla storia di quella squadra ma alla nostra storia. Finisce che ci ricordiamo esattamente non solo quel momento ma anche cosa facevamo un istante prima che quel qualcosa di straordinario succedesse. Per Batistuta questa regola non vale. E questo non solo perchè sarebbe impossibile scegliere tra il goal all’Arsenal e quello al Barcellona che hanno fatto urlare il cuore di tutti i tifosi della Fiorentina, tra il colpo di testa sotto la Fiesole che fece esplodere non solo una curva ma anche la Juventus di Lippi e il siluro di San Siro che riportò la Fiorentina in vantaggio e strappò di fatto la Supercoppa al Milan!

Gabriel Omar Batistuta nato ad Avellaneda il 1 Febbraio 1969 oggi festeggia tra la “sua gente”  50 anni.  A lui non ci lega una semplice fotografia ma 9 interi anni. Se un tifoso della Fiorentina non può scegliere di legarsi a questa squadra ma eredita la fede viola ancora prima del battesimo, sapere che il Re Leone aveva scelto di stare dalla sua parte, di difendere e lottare per la sua maglia, è stato e sarà sempre un grande onore. Perchè Batistuta non è stato la “moda” di un calciomercato, l’oggetto del desiderio di qualche Presidente… Batistuta lo volevano tutti e la Fiorentina come potenza economica non era nemmeno lontanamente paragonabile a tutti quei club che negli anni hanno fatto offerte folli per lui.

Importante lo sforzo di Cecchi Gori per trattenerlo ma determinante la sua volontà di rimanere così a lungo, nonostante il Mondo fosse ai suoi piedi.

La prassi nel giorno della propria festa di compleanno è quella di esprimere un desiderio: in campo non è mai stato uno dai desideri esosi Batistuta. Ha raggiunto traguardi importantissimi con l’applicazione e con l’impegno, senza ossessionarsi ma semplicemente essendo il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andare via. Nonostante abbia vinto meno di quello che un giocatore della sua grandezza avrebbe potuto vincere si è sempre descritto come un uomo che non conosce i rimpianti perchè il primo merito che si riconosce è quello di essere stato capace sempre di garantire il suo massimo.

Sicuramente se il desiderio dovessimo esprimerlo noi, caro Bati, come ci piacerebbe tornare indietro di qualche anno per rivederti in campo, avanzare in progressione con il pallone sul destro per farci cantare ancora una volta, anche solo un’ultima volta, “Corri alla bandierina Bomber della Fiorentina”!

 

 

Photo by @AndreaMartini e @OfficialPageGabrielBatistuta