Domenica è stata scritta una pagina importante nella storia del calcio femminile italiano, la prosecuzione del percorso di crescita verticale sancito dalla vittoria contro il Portogallo che ha decretato la partecipazione dell’Italia al prossimo Mondiale. Un’onda di entusiasmo importantissima per tutto il movimento che fino a pochi anni fa non poteva contare su questo tipo di visibilità e soprattutto sul determinante impegno dei Club di massima Serie che con il loro ingresso nel calcio femminile hanno sancito l’inizio di un nuovo corso, quello verso il professionismo.
Strutture adeguate, tecnici preparati, costruzione di scuole calcio e inserimento di sponsor importanti, indispensabili per alzare l’asticella e proiettare il calcio femminile nel futuro in modo competitivo. Le quasi 40.000 presenze all’Allianz Stadium avranno un’effetto incredibile, porteranno una, cento, mille bambine che amano correre dietro al pallone ad essere ambiziose, a pensare che sognare l’esordio a San Siro non è una prerogativa del fratellino. E chi se ne importa se non arriverà: è comunque bello pensare che gli idoli dei bambini e delle bambine di domani non saranno solo Messi o Ronaldo ma anche Guagni e Bonansea, così come accade negli USA dove calciatrici come Mia Hamm sono autentiche star. Quarantamila presenze, una diretta Sky, una splendida settimana di preparazione al match che segnano un traguardo importante: hanno cancellato quel concetto per il quale il calcio è una “cosa da maschi“.
Per la Fiorentina la nota negativa è il risultato, un dato importantissimo anche in una giornata di festa come questa. Se è il professionismo quello a cui si aspira la cultura del “comunque vada sarà un successo” a mio avviso è sempre molto pericolosa. C’è quindi da analizzare cosa comporta questo 1-0 e come agire di conseguenza: fine del sogno? Potrebbe essere considerato che la Juventus segna di fatto un +4 difficile da recuperare a 4 partite dalla fine. Però mollare adesso sarebbe un errore madornale, non approfittare di eventuali scivoloni della Juventus che in questa partita ha speso tanto a livello fisico e nervoso, una resa immotivata.
Il calcio è imprevedibile a tutti i livelli, un continuo ribaltamento di fronti e situazioni nel quale la Fiorentina ha il dovere di sperare. Merita un capitolo a parte la Coppa Italia, una competizione che potrebbe mettere davanti nuovamente le ragazze di Mister Cincotta e l’undici bianconero che in caso di vittoria su Roma e Milan si giocherebbero la Coppa nello scontro secco del 27 Aprile. La Fiorentina, reduce dal pareggio per 1-1 contro la Roma dovrà ripetere la prestazione rocciosa e convinta della gara di andata, peccando meno in pericolose disattenzioni che al Tre Fontane sono costate carissime. Più sicura della qualificazione è la Juventus che nello scontro di andata si è imposta per 2-1 in rimonta sul Milan.
Per la Fiorentina la Coppa Italia adesso deve essere considerata una priorità, un appuntamento fondamentale per prendersi una bella rivincita e soprattutto aggiungere un trofeo alla bacheca in attesa del Mondiale!
Photo by @ Andrea Martini