Avete mai visto un Bisonte con le ali? In questa stagione è semplice ammirarlo: è sufficiente andare al Mandela Forum per osservare le ragazze di Caprara. Sugli scudi la solita Popovic e la centrale Alberti, che è cresciuta tantissimo tecnicamente e tatticamente in questa stagione. Contro La Millenium Brescia è arrivata la vittoria della consacrazione, un successo che consolida un posto nei playoff.
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 9, Alberti 11, Lippmann 9, Bonciani, Degradi 1, Santana ne, Daalderop 11, Parrocchiale (L), Candi 2, Dijkema 2, Popović 15, Venturi. All. Caprara.
BANCA VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA: Biava 2, Rivero ne, Norgini, Manig, Di Iulio 2, Pietersen 15, Villani 4, Parlangeli (L), Washington 9, Bartesaghi 3, Nicoletti 3, Veglia 6, Miniuk. All. Mazzola.
Arbitri: Cesare – Feriozzi.
Parziali: 25-23, 25-21, 27-25.
Note – durata set: 32’, 27’, 31’; muri punto: Il Bisonte 8, Brescia 5; ace: Il Bisonte 1, Brescia 2; spettatori totali: 800.
Il Bisonte Firenze conferma il suo ottimo momento di forma e travolge anche Brescia, centrando la sua terza vittoria consecutiva in campionato e vendicando anche il ko dell’andata contro la Banca Valsabbina. Il 3-0 finale non dice di quanto sia stata combattuta la partita, anche se le bisontine sono più o meno sempre state avanti nel punteggio: la squadra nel suo intero ha ribadito il crescente livello del gioco corale, mentre a livello individuale una menzione particolare va alle tre centrali, cercate tantissimo da Dijkema, con Popovic che ha chiuso da MVP con 15 punti e un clamoroso 81% in attacco, Alberti che ne ha messi 11 col 52% e Candi che è entrata nel finale di terzo set realizzando due punti decisivi.
Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Lippmann opposto, Daalderop e Sorokaite in banda, Alberti e Popović al centro e Parrocchiale libero, mentre Mazzola risponde con Di Iulio in palleggio, Nicoletti opposto, Villani e Pietersen schiacciatrici laterali, Veglia e Washington al centro e Parlangeli libero.
Il match comincia con tre azioni lunghissime, da applausi per le difese e le giocate di entrambe le squadre (2-1), poi Il Bisonte comincia a spingere con Daalderop e Alberti, ma anche con i contrattacchi di Sorokaite e Lippmann che scavano l’8-3 e costringono Mazzola al time out: al rientro si siede a tavola anche Popovic, con un tocco sotto rete e un muro (11-4), e poi Parrocchiale, che regala con difesa e alzata il 14-6 a Lippmann. Il turno in servizio di Nicoletti riavvicina Brescia sul 16-12, punteggio che consiglia a Caprara di fermare il gioco, poi Firenze riparte e si arriva sul 20-16, quando entra Manig in battuta per Brescia e Venturi in ricezione per Il Bisonte (al posto di Sorokaite): la nuova entrata sbaglia il servizio, Nicoletti l’attacco, e le bisontine risalgono sul + 6 (22-16), per poi arrivare al 24-18 e subire un clamoroso tentativo di rimonta dalla Millenium, fermato solo da una fast di Alberti (5 punti col 62% nel parziale) al sesto e ultimo set point disponibile (25-23).
Nel secondo set le ospiti sfruttano qualche errore de Il Bisonte per salire 2-6, e Caprara chiama subito time out: la sua squadra reagisce (5-6), due fast di Washington riallontanano la Banca Valsabbina (5-8), ma le bisontine non mollano e tornano a impattare sul 12-12 con un muro di Sorokaite, che poi piazza anche il sorpasso al termine di una lunghissima azione (13-12). Due primi tempi di Popovic valgono il primo allungo (15-13), Mazzola chiama time out, ma adesso Il Bisonte è on fire (18-15), e sul mani-out di Sorokaite il coach ospite ferma di nuovo il gioco (20-17): sul 20-18 Caprara inserisce di nuovo Venturi in seconda linea per Daalderop, poi sul 21-18 Bonciani in battuta per Alberti, ma è uno straordinario muro a uno di Lippmann su Pietersen, dopo doppia difesa di Parrocchiale e Daalderop, a far esplodere il Mandela Forum (24-20), con Popovic (sei punti nel parziale con l’85%) che al secondo set point chiude col primo tempo (25-21).
Il terzo set comincia punto a punto, sul 5-5 entra Biava per Villani e sull’8-7 Bartesaghi per Nicoletti, ma il primo allungo arriva ancora grazie alle centrali, prima Popovic e poi Alberti (10-8), con Lippmann, la stessa Alberti e Daaldeerop che chiudono un 5-0 per il 13-8 e il time out Mazzola: Brescia ne esce bene, sul 13-10 Caprara inserisce Degradi per Sorokaite ma Pietersen accorcia ancora (14-13) e poi Di Iulio conclude il lungo inseguimento con l’ace del 17-17. Bartesaghi trova addirittura il vantaggio (18-19), poi la fast out di Alberti costringe Caprara al time out (20-22): la stessa Alberti, acciaccata, lascia il posto a Candi che firma subito il 21-22, poi Pietersen attacca out (22-22), ma Degradi fa lo stesso (22-23). Caprara inserisce Venturi in seconda linea, Candi impatta (23-23) e un attacco out di Bartesaghi regala il primo match point (24-23): Candi batte in rete (24-24), a Popovic risponde Veglia (25-25), ma poi ancora una sontuosa Popovic procura il terzo match point (26-25), con Sorokoite che lo trasforma grazie al primo ace della partita (27-25).
LE PAROLE DI GIOVANNI CAPRARA – “Credo che la squadra sia in grande crescita, ha confermato anche stasera di essere in trend positivo. Abbiamo lavorato molto bene in fase di muro difesa, lasciando l’attacco di Brescia sotto il 30% in ogni set, quindi abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro su questi fondamentali. Dobbiamo continuare a lavorare duro come ora perché il campionato ha un livello altissimo e in ogni partita ci sono sorprese, quindi dobbiamo continuare a spingere per entrare nei playoff. Abbiamo cambiato marcia dalla partita con il Club Italia: sono sei gare che giochiamo molto bene e teniamo ritmi alti, e fra l’altro non era semplice dopo il riposo di sei giorni che ho concesso alle ragazze, sono state molto brave soprattutto a livello mentale a farsi trovare pronte. La squadra è in un momento di grande fiducia, giocano bene, stanno bene e si vede che c’è armonia ed un’atmosfera rilassata all’interno del gruppo. Devo fare i complimenti a Brescia perché è la squadra che difende meglio del campionato e contrattacca, questo vuol dire che stasera abbiamo fatto un ottimo lavoro”.