Per l’attaccante argentino l’ultima settimana è stata sicuramente complicata e turbolenta, ma col Milan dovrà parlare il campo.
Non è stata una settimana semplice per il Cholo. Dopo l’esultanza polemica di domenica si sono susseguite numerose critiche, col popolo Viola che rivendicava la vicinanza all’argentino durante il momento buio dell’attaccante: la Fiesole pretende rispetto. Dopo il fattaccio però, sono arrivate le scuse di Simeone, che hanno affievolito parzialmente la rabbia del tifo gigliato. Certo, un comportamento del genere non può che ferire chi, come la Fiesole, ha sostenuto la squadra anche quando ormai in pochi ci credevano realmente.
Il caso è però scoppiato dopo la miglior prestazione stagionale di Simeone, finalmente convincente, in cui ha realizzato un gol e un preziosissimo assist. Una polemica che non ci voleva: Firenze aveva infatti la possibilità di recuperare un equilibrio tra tifoseria e squadra che manca ormai da troppo tempo. Per la squadra Viola è fondamentale ritrovare l’entusiasmo, che può derivare soltanto dal calore dei tifosi. Il caso incriminato ha infatti tolto importanza alla prestazione in campo degli uomini di Pioli, elevando invece in primo piano la piccola contestazione verso l’argentino.
Ora però l’occasione è ghiotta. La sfida contro il Milan di Gattuso non può che essere cruciale per le ambizioni gigliate: una vittoria potrebbe addirittura portare i Viola a -2 dal 4° posto. Una situazione inimmaginabile dopo la serie di pareggi dell’ultimo periodo.
Anche per Simeone è un’occasione irripetibile. Il Milan è tra le vittime preferite di Simeone dall’inizio dell’avventura con i gigliati: l’attaccante argentino ha infatti segnato in entrambe le sfide dello scorso anno, in cui la Fiorentina ha totalizzato però un solo punto (pareggio al Franchi e sconfitta a San Siro nell’ultima giornata di campionato).
El Cholo ha quindi l’opportunità di mettere a tacere tutte le polemiche, e di risolvere definitivamente il piccolo conflitto con la tifoseria. Questa settimana burrascosa dovrà servire all’attaccante Viola per scendere in campo con più grinta e rabbia: c’è un popolo da riconquistare.
Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani