Il confronto di oggi analizza il periodo nero dei due attaccanti, uniti da un grande potenziale, spesso però non sfruttato al meglio.
Berardi e Simeone: due ruoli diversi, caratteristiche tecniche e tattiche opposte. Però, un fattore specifico, li accomuna enormemente. Entrambi, per piccoli sprazzi della loro giovane carriera, hanno mostrato qualità fuori dal comune, ma senza riuscire a trovare la giusta continuità. La continuità, caratteristica fondamentale, indispensabile: contraddistingue un buon giocatore da un vero campione, un semplice fuoco di paglia da un calciatore destinato a passare alla storia di un club.
Il motivo è forse da ricercare nella personalità dei due talenti, ancora troppo debole, sicuramente da costruire col tempo. Il gol poi, soprattutto per Simeone, è diventato un vero e proprio tabù: su questo fatto ha un importante peso anche il fattore psicologico, che non permette all’argentino di giocare con la serenità e la sicurezza di un tempo.
Le statistiche di entrambi, non possono che rappresentare un preoccupante campanello d’allarme. Berardi ha l’attenuante di essere un esterno d’attacco, ma numeri così impietosi erano difficilmente pronosticabili. Berardi non segna in gare ufficiali dal 26 agosto. Dopo quel gol contro il Cagliari di Maran, sono arrivate prestazioni opache e raramente incisive, che hanno costretto De Zerbi a relegarlo in panchina in 2 occasioni. Nell’ultimo mese è tornato a giocare con continuità, anche se la brillantezza di un tempo sembra ormai solo un bel ricordo. In questa stagione ha segnato 2 gol (di cui un rigore contro l’Inter) nelle prime due gare di campionato, senza però riuscire a trovare la via del gol nelle successive 12 gare.
Simeone è nella stessa situazione, forse più grave, considerando anche il suo ruolo da centravanti. L’ultimo gol dell’argentino risale al recupero della prima giornata contro la Sampdoria, quando Simeone aveva finalizzato al meglio un prezioso cross offerto da Biraghi. Da quel 19 Settembre il gol si è trasformato, con l’avanzare del tempo, in un vero incubo: 860’ senza gol e una media realizzativa scesa a 0,14 gol a partita.
Per entrambi questa partita può essere l’ultima chance, quella definitiva: c’è bisogno di una svolta. La sfida si preannuncia interessante, saranno loro i protagonisti dell’incontro?
Photo by Andrea Martini; Official U.S. Sassuolo FB Profile