Arrivano le accuse da parte della dirigenza bianconera, dopo le vergognose scritte apparse vicino allo stadio nel pre-gara.
Il fatto, naturalmente, è incivile e soprattutto dannoso all’immagine del tifo Viola. La scritta, inneggiante ai 39 morti dell’Heysel e offensiva verso la memoria di Gaetano Scirea, non ha solo sdegnato il tifo juventino, ma anche il popolo Viola che, mediante i social, ha affermato la completa dissociazione verso l’accaduto, rimarcando con forza il rispetto e l’onore di Firenze. La dissociazione totale da parte del tifo organizzato gigliato non ha particolarmente interessato Pavel Nedved, attuale dirigente sportivo bianconero, che ha dichiarato: “È difficilissimo commentare: nel giorno in cui i nostri giocatori con il cuore vanno ad omaggiare il capitano della Fiorentina, viene oltraggiato un nostro storico capitano, Gaetano Scirea. È inaccettabile, triste, diseducativo e vergognoso. È un problema da risolvere, e non parlo solo dei tifosi della Fiorentina”.
L’attacco giunge quindi chiaramente all’intero tifo gigliato. Il dirigente juventino non riesce infatti a cogliere le reali dimensioni dell’accaduto: la scritta è parsa fuori dallo stadio, ciò ha reso impossibile il controllo da parte della società gigliata. Sono bastate una bomboletta spray e tanta cattiveria pregressa. Non si trattava infatti di uno striscione, il quale necessita di accurato controllo prima dell’ingresso allo stadio, ma di una scritta in cui la responsabilità della società Viola e del tifo organizzato non può che essere totalmente limitata.
La morale poi, arriva dal rappresentante di una società che, nel suo storico, ha collezionato numerosi avvenimenti alquanto vergognosi. Certo, ciò non può neanche minimamente perdonare o giustificare l’accaduto, ma resta il fatto che la squadra piemontese non è sicuramente nella situazione di poter emettere sentenze. A Torino infatti, i clamorosi oltraggi verso la memoria di defunti non si sono fermati al cancello, ma sono stati ben esposti all’interno dello stadio.
Il caso ha anche altri particolari sviluppi, seppur si tratta di mere ipotesi, tutt’altro che verificate. I digos sono a lavoro per analizzare le telecamere, e scoprire quindi il responsabile del triste accaduto. Dall’analisi del font utilizzato però, scrive La Nazione, sono sorti alcuni sospetti che non convincono a pieno le autorità competenti. Il font utilizzato dalla scritta infatti, denominato “Ultras Liberi”, rappresenta i militanti di estrema destra, presenti sia nel tifo fiorentino che bianconero. Non è da escludere quindi la possibilità che tale scritta sia partorita da corpi esterni dal tifo gigliato. Saranno necessari ulteriori indagini per scoprire il malfattore, e consegnarlo alle autorità competenti.
Firenze non può e non deve essere infangata da una scritta, perché tale scritta non rappresenta e non rappresenterà mai Firenze e i fiorentini. Rivalità certo, ma con rispetto ed onore.
Photo by FB PROFILE PAVEL NEDVED